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Reddito di cittadinanza: sequestrati i negozi di bici ai due furbetti | VIDEO

Dopo il nostro servizio anche la Guardia di Finanza indaga sui due presunti “furbetti” che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza nonostante avessero un lavoro. Dopo che Ismaele La Vardera ha parlato in onda del loro caso, prendendosi anche calci e schiaffi i negozi sono stati sequestrati

Anche la Guardia di Finanza vuole vederci chiaro sul caso dei due presunti furbetti del reddito di cittadinanza di Palermo. Per primi noi de Le Iene ci siamo interessati con Ismaele La Vardera, nel servizio che potete vedere qui sopra.

Il reddito di cittadinanza è un sostegno economico che può portare nelle tasche di chi lo richiede fino a 780 euro al mese. Sono tanti gli italiani che hanno i requisiti per chiederlo, ma qualcuno fa il furbetto. Ismaele La Vardera ha incontrato Giuseppe e Fabio. Era il primo dei due a raccontarci al telefono di essere disoccupato da diversi anni e che di tre persone in famiglia nessuno lavorava: “Mi hanno dato 500 euro di reddito di cittadinanza”, spiega mentre Fabio racconta di prenderne 638.

Una buona entrata, soprattutto se uno in realtà un lavoro ce l’ha. Come sembrerebbe averlo Giuseppe, che incontriamo a telecamera nascosta in un negozio in cui si affittano biciclette ai turisti.

Anche Fabio sembra riparare e affittare biciclette e quando Ismaele La Vardera va a chiedergli spiegazioni, lui si nasconde nel retrobottega del negozio, difeso da un cane da guardia. Poi però decide di rispondere, e nega di lavorare in nero.

Quando la Iena va da Giuseppe, spiegandogli che sta facendo un servizio sui furbetti del reddito di cittadinanza, lui dice che è una cosa “sbagliatissima”. La Vardera gli dice di sapere che lui lo prende, ma accampa una strana scusa. “Io qui non lavoro, nel senso che mi guadagno il pane, ma è una mia passione” e si rifiuta di autodenunciarsi alla polizia.

Mentre stiamo per andarcene dal quartiere, incontriamo di nuovo Fabio, che minaccia di prenderci a schiaffi: “Sei qui per rovinare la gente o per fare il cornuto e sbirro?” Gli animi si surriscaldano e l’uomo, spalleggiato da un amico, parte a caccia della telecamera, colpendo l’operatore con il microfono strappato alla Iena. Per questa aggressione l’operatore è stato ricoverato per trauma cranico, con una prognosi di 5 giorni.

Non contento si dirige verso Ismaele e gli assesta, in rapida successione, tre schiaffi e un calcio nelle parti intime, mentre minaccia di venirlo a prendere a casa. Un fatto di cui vi avevamo raccontate a poche ore dall’aggressione (clicca qui per l’articolo).

Ora dopo il nostro servizio anche la Guardia di Finanza vuole vederci chiaro e ha avviato un’indagine. I due negozi sono stati sequestrati per eseguire tutti i controlli e verificare se siano stati commessi reati. Il sequestro è arrivato anche per le carte bancomat e il sussudio.

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