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In moto dall'altra parte del mondo per vincere la droga a 15 anni | VIDEO

Natan è un ragazzo di 15 anni che abusa di droghe. Simone è un motociclista solitario che viaggia il mondo. Partono insieme per un viaggio che li porterà dal Cile alla Bolivia per far disintossicare Natan, superando ogni crisi (comprese quelle d’astinenza). Matteo Viviani ci racconta una storia bellissima e incredibile

Comincia il folle viaggio di Simone e Natan dal Cile alla Bolivia. La missione è vincere la tossicodipendenza di Natan.

Nel primo servizio di Matteo Viviani, che vi riproponiamo anche qui in fondo, vi abbiamo raccontato la loro storia e le coincidenze che li hanno fatti incontrare. Natan è un ragazzo di 15 anni, ha gravi problemi con le droghe e finora tutti i tentativi di sua madre fatti per salvarlo sono stati vani. Simone è un motociclista solitario che ha lasciato gli agi della vita di città per vivere sulla strada una sfida costante contro i suoi limiti.

Simone sa che si è caricato in sella un ragazzino molto problematico, ma vuole provare a salvarlo: “Lo faccio perché mi girano i coglioni a vedere un ragazzo di 15 anni che si butta via così”. Cile, Argentina e poi su fino in Bolivia: 35 giorni per compiere l’impresa di far capire a Natan che la vita non è nella droga.

La prima tappa è la casa di un amico di Simone a Santiago. Lì recuperano la moto che cavalcheranno per un mese. Farsi ospitare però è anche una tappa precisa della riabilitazione di Natan. L’obiettivo è fargli sperimentare il calore dell’amicizia, dargli la consapevolezza che si può stare insieme agli altri anche senza drogarsi. Non è una sfida facile, dopo la prima notte i sintomi dell’astinenza cominciano a farsi sentire. Natan è irrequieto, dice di avere la nausea, si dà pugni in pancia ed elemosina a Simone una pastiglia. Ottiene invece una gita in spiaggia, si distrae e il pensiero della droga si allontana.

Si parte, obiettivo 350 chilometri per raggiungere qualche posto intorno a Mendoza. Mentre viaggiano riprendono i sintomi dell’astinenza e Natan per calmarsi parla di droga: “I ferretti sono le sigarette con la coca, ci sono 6 modi per farsi di coca”. Si fermano e la situazione degenera. Natan diventa aggressivo, litiga con Simone provocandolo: “Mi piace l’effetto delle droghe”. Poi arriva la notte e si calmano. Il primo giorno in moto è passato.

Guarda qui sotto nella fotogallery le immagini del viaggio.

Dal Cile alla Bolivia in moto per sconfiggere la droga: le foto

 
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Nei giorni successivi Simone decide di rallentare il ritmo del viaggio e deviare dove il paesaggio è talmente incredibile da mozzare il fiato. Natan in questo nuovo modo sembra ritrovare la spensieratezza che dovrebbero avere i ragazzi della sua età. Ma ecco l’imprevisto, la moto si rompe e i due nel bel mezzo del niente si ritrovano a inseguire la civiltà a 40 chilometri all’ora. Trovano un’officina un po’ scassata, ma che risolve il loro problema. Arrivano alla Pampa del Leoncito, una pianura desertica incredibile dove i due, come promesso prima di partire, si picchiano in mezzo al deserto. Natan, torna a sorridere.

Nessuna illusione però, dopo qualche giorno Natan torna a parlare di droga: “Io non ho bisogno di una sostanza precisa, ho bisogno di qualcosa per sballarmi. Una volta al mese. Non sono dipendente”. Queste parole sono il preludio di una nuova litigata dal copione uguale ai precedenti. Natan diventa aggressivo e arrogante, Simone gli risponde con lo stesso tono: “Tira fuori i coglioni perché voglio vederti felice”.

Sono due settimane che il ragazzo non si droga: astinenza e depressione da questo momento lo schiacciano. Una notte Natan ha una crisi epilettica che spaventa molto Simone.

Il viaggio prosegue e Simone sceglie zone più popolate per evitare di trovarsi solo in caso di emergenza. Natan tocca il fondo, si butta dalla moto in corsa e scappa correndo lungo strada. Simone tiene i nervi saldi, gli corre dietro, lascia la moto e lo raggiunge a piedi. Patteggiano, decidono di interrompere il viaggio, portare Natan in un posto tranquillo per dargli il tempo di ritrovare un po’ di pace in un angolo di paradiso al confine con la Bolivia.

Funziona, qualche giorno di questa vita restituiscono la serenità a Natan e anche Simone ritrova l’ottimismo iniziale. Il viaggio può continuare e succede qualcosa di inaspettato. Natan, senza che nessuno glielo chiedesse, comincia tenere un video diario di viaggio.

Il primo resoconto è subito interessante perché la strana coppia buca una gomma e solo la provvidenza, travestita da camionista boliviano, riesce a portarli in salvo.

Dopo 40 giorni di avventura arriva Matteo Viviani che finalmente può riabbracciarli. La Iena è molto stupita del cambiamento di Natan: non è più la persona pessimista e passiva che aveva conosciuto. Ora è socievole, partecipa alla vita di gruppo, ma la sfiga è sempre in agguato e quando il sole va giù, il vento si fa talmente forte che, nell’accampamento improvvisato dove dormiranno, non riescono nemmeno a parlare.  

Il giorno dopo è l’ultimo. Matteo parla con Natan e scopre un ragazzo completamente diverso e soprattutto motivato a non drogarsi più.

Sono ancora parole, certo,  ma sono parole molto diverse da quelle che gli abbiamo sentito dire da quando lo conosciamo.

Ecco qui sotto la prima parte di questa incredibile storia.

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