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Siti di incontri: credevi fosse amore invece era un fake | VIDEO

Matteo Viviani torna a parlare del dating online creati solo per far soldi. Con siti di incontri dove si incontrano solo persone pagate per fingersi qualcun altro

In Europa il giro di affari prodotto dai siti di incontri si aggira attorno ai 26 miliardi di euro. Provengono per lo più da applicazioni per smartphone e siti specializzati che in Italia sono circa 500. Delle centinaia di operatori che per conto di questi siti si fingono belle ragazze ce ne aveva parlato Matteo Viviani nel suo precedente servizio.

Questa volta ha incontrato una ragazza, che chiameremo Chiara. Fa l’operatrice proprio per questi siti di incontri. Chiara viene pagate per fingere di essere qualcun altro e per tirare avanti il più possibile le chat con gli utenti perché più chattano, più pagano. Per ottenere questo risultato gli operatori vengono addestrati a seguire delle regole ben precise. Come ci spiega la psicologa Ilaria Cadorin, quelle regole sono “una indicazione all’empatia per creare meccanicamente una dipendenza”.

Nel sito dove lavora Chiara si paga un abbonamento mensile per poter chattare ed esistono tre tipi di utenti: quelli con il rinnovo automatico dell’abbonamento, quelli a cui sta per scadere e quelli a cui è appena scaduto ma riescono ancora leggere i messaggi. Con i primi bisogna essere affettuosi senza toccare l’argomento sesso, con i secondi bisogna fingere grande attrazione fisica per fargli credere di riuscire a concretizzare se rinnoveranno l’abbonamento e con gli ultimi gli operatori devono addirittura inviare un numero di telefono con le ultime cifre nascoste, dando così l’illusione che se rinnoveranno l’abbonamento potranno chiamare la ragazza dall’altra parte della chat. Però, quando rinnovano il numero sparisce.

Il datore di lavoro di Chiara non è direttamente il sito d’incontri. Funziona così: i siti di incontri pagano delle società che assumono operatori come Chiara per fingere di essere qualcun altro nelle chat. Gli utenti dei siti di incontri non immaginano nemmeno lontanamente di chattare con degli operatori pagati dai 7 ai 12 dollari netti al giorno, che si conoscono pure tra di loro e hanno delle chat dove si trovano, come capita spesso tra colleghi di lavoro. In queste chat si scambiano i messaggi dei clienti e li prendono un po’ in giro. Proprio su queste chat li sorprendiamo a parlare di noi: “Stasera fanno un servizio a Le Iene sui siti di incontri fake, ahahahah”.

E proprio in queste chat, recuperiamo il nome di una delle aziende che gestisce alcuni siti di incontri dove gli utenti credono di parlare con persone vere. A quel punto andiamo a trovare l’amministratore delegato di questa azienda ma tutto quello che otteniamo e il totale rifiuto a parlare. Strano per uno che vive grazie alle chat.

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