Telecamere in asili nido e strutture per anziani: stop ai maltrattamenti
Via libera nello Sblocca cantieri all’installazione di telecamere e videosorveglianza in asili nido e case di riposo. Con Veronica Ruggeri e Giulio Golia ci siamo occupati dei maltrattamenti su bambini e anziani avvenuti in queste strutture
Via libera alle telecamere negli asili e nelle case di riposo per prevenire i maltrattamenti. Lo prevede un emendamento al decreto Sblocca cantieri approvato dalle Commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato. Anche noi de Le Iene ci siamo occupati di quest’emergenza, dalle molestie sugli ospiti anziani della Comunità "Il Fornello", costretti a sesso orale, alle decine di casi di bambini picchiati dalle maestre.
Dal ministero dell’Interno è arrivato il via libera al finanziamento dei sistemi di videosorveglianza che prevede 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. Questi fondi serviranno ai Comuni per installare nelle aule di ogni scuola per l'infanzia sistemi di videosorveglianza e apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini. Sulle telecamere negli asili nido si era espressa in passato anche la Commissione europea ritenendola “legittima, purché rispetti i princìpi della protezione dei dati”.
Nel caso del “Fornello” ci aveva parlato di anziani selvaggiamente picchiati, quasi strangolati e sollevati di peso da un’operatrice, dal titolare e da sua moglie. Le violenze fisiche ma anche psicologiche, che paiono emergere dai video realizzati dagli inquirenti, erano del tutto sconosciute ai familiari dei degenti.
Giulio Golia, nel servizio che vi riproponiamo qui sotto, ci racconta questo orrore attraverso la testimonianza esclusiva della persona che per prima ha alzato il velo sui fatti che avvenivano all’interno della struttura, un’ex dipendente della Comunità.
“Schiaffi, pugni, calci, sputi”. Questo è il trattamento che il titolare riservava ad alcuni degli anziani, secondo il racconto della donna. “Prendeva le persone da sotto le ascelle e le scaraventava sul letto”. Anche il cibo fornito agli anziani sarebbe stato un orrore tra alimenti scaduti e insetti. E sarebbe solo la punta dell’iceberg, perché nelle carte dell’inchiesta risulterebbe addirittura che il titolare avrebbe costretto un’anziana degente a subire rapporti sessuali completi.
Con Veronica Ruggeri invece abbiamo indagato su che cosa scatta nella testa delle maestre che picchiano i bambini negli asili (clicca qui per vedere il servizio). Perché nonostante i loro anni di esperienza alle spalle falliscono così nella loro missione? Tutto è riconducibile alla sindrome del "burn out".
Guarda qui sotto il servizio di Giulio Golia.