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Testimone di Geova, rifiuta trasfusione e muore. Il medico: “È un suicidio” | VIDEO

Una donna ha scelto la morte anziché una trasfusione di sangue perché Testimone di Geova. È successo in ospedale a Caserta, per il medico la 70enne si sarebbe potuta salvare. Con Roberta Rei vi raccontiamo la storia chi ha detto no a questa interpretazione

Ha rifiutato una trasfusione di sangue ed è morta durante un ricovero in ospedale a Caserta. Lei aveva 70 anni ed era una Testimone di Geova. Nel servizio che potete vedere qui sopra, Roberta Rei ci racconta la storia di Grazia di Nicola, abbandonata dalle tre figlie per aver accettato proprio una trasfusione, nonostante fosse testimone di Geova anche lei.

Il nuovo episodio è avvenuto all'ospedale di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta. La donna era stata ricoverata con forti dolori addominali. Per i medici si trattava di gastrite sanguinante e avrebbe dovuto ricorrere a trasfusioni che lei ha rifiutato in nome della sua religione.

Sono triste e incazzato nero. L'avrei salvata al 100% ma ha rifiutato ed è morta”, si sfoga su Instagram Gianfausto Iarrobino, primario del reparto di Chirurgia generale dove è stata ricoverata la 70enne. “Come può una religione ancora oggi permettere un suicidio? Io sono deputato per giuramento a salvare le vite umane, invece sono stato costretto a presenziare e garantire un suicidio assistito”.

Il medico si è dovuto scontrare anche con i familiari: “I figli e i parenti solidali con lei si sono esaltati dicendo: mamma sei stata grande, hai dato una lezione a tutti i medici”.

La stessa reazione che avrebbero avuto anche le figlie di Grazia di Nicola. Invece lei in punto di morte ha accettato una trasfusione e così ha perso l’amore delle sue figlie. Per questa sua scelta sono andate via da casa e hanno tagliato i ponti, e ora quando parlano di lei la chiamano “Satana” e “una vergogna umana”.

Ci ha raccontato la sua storia Roberta Rei. A Grazia viene diagnosticato un tumore: “Ha creato un’emorragia interna e mi sono ritrovata a un bivio: accettare una trasfusione oppure morire”, racconta. “Non è possibile che Geova voglia che io muoia”, si è detta. E così firma per l’operazione, che va a buon fine. Una decisione che però ha delle conseguenze: la donna viene “dissociata” dai Testimoni di Geova perché si sarebbe “consegnata a Satana”, come recita il loro regolamento. Uscire da quel mondo però non è facile: “Sono rimasta senza Dio, anche con le mie figlie non c’era più quel rapporto”. Iniziano così le discussioni e la convivenza è veramente difficile.

Roberta Rei prova a mettersi in contatto con le ragazze, ma appena le incontra viene allontanata dopo che una di loro dice una frase agghiacciante: “Ho dubitato a volte di essere felice che ora mia mamma sia viva. Era un tesoro e una persona meravigliosa, poi è cambiata”. Solo perché Grazia ha scelto di vivere.

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