Untore Hiv, la Cassazione chiede una condanna più dura
Il caso a Roma di un 35enne condannato per aver contagiato con il virus dell’Hiv decine di partner. La Cassazione vuole un Appello bis per una pena più severa di 22 anni
Un nuovo caso di “untore Hiv” scatena dibattito e polemiche. È quello di Valentino Talluto, 35enne condannato a 22 anni nel dicembre 2018 per aver contagiato decine di partner con il virus dell’Aids. La Cassazione chiede oggi di rivalutare il caso: la condanna a 22 anni viene confermata, ma viene chiesta per una pena più severa.
Noi de Le Iene ci siamo occupati di un caso drammatico di vittime di un “untore Hiv". Vi abbiamo raccontato con Roberta Rei la drammatica storia di Romina Scaloni, contagiata dall’ex fidanzato Claudio Pinti, che non l’ha avvertita di averlo contratto . L’uomo, accusato di aver contagiato 200 donne, è stato condannato in primo grado a 16 anni e 8 mesi di carcere.
“Mi sento violentata. Sono ancora giovane, ma mi sento marchiata: chi vorrà mai costruire una vita con me?”, ci ha detto in lacrime, raccontandoci delle sue menzogne: Pinti si diceva convinto delle teorie allucinanti dei negazionisti dell'Aids e non credeva all’esistenza dell’Hiv. Ma a Romina diceva di essersi comunque protetto con le 200 partner di cui si vantava.
Sempre con Roberta Rei vi abbiamo raccontato anche l’incubo di Giuseppe, che aveva fatto sesso non protetto proprio con Claudio Pinti.