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Violenza sugli animali: Tommie bruciato vivo in America. E la storia del cane Jako | VIDEO

È stato condannato al massimo della pena, 5 anni di carcere, un ragazzo di 20 anni degli Stati Uniti per aver bruciato vivo il suo pitbull. La storia di Tommie ha molti punti in comune con quella di Jako, anche lui dato alle fiamme come ci ha raccontato Alessandro Politi. In Italia però chi l’ha fatto non è stato ancora punito

Tommie come Jako. Due cani che sono morti per la cattiveria umana più atroce: sono stati bruciati vivi entrambi. La storia di Tommie, che vedete nella qui nella foto, ci porta negli Stati Uniti, quella di Jako invece è tutta italiana come ci ha raccontato Alessandro Politi nel servizio che vi riproponiamo in fondo all’articolo.

Siamo in Virginia, nel sud degli Stati Uniti. A febbraio Jyahshua Hill prende il suo pitbull, lo lega a un'inferriata e gli dà fuoco dopo averlo cosparso di benzina. L'animale viene ritrovato in un parco con il 40% del corpo coperto da ustioni. Il suo aguzzino invece è stato arrestato 3 mesi più tardi.

“Tommie dà la buonanotte e ringrazia tutti per l'amore e il supporto di oggi. Lui è stabile. Incrociamo le dita”, diceva un post pubblicato sulla pagina Facebook del Richmond Animal Care and Control, il rifugio che lo ha preso in carico. Nonostante l’ottimismo delle prime ore di cure, Tommie è morto cinque giorni dopo. Il suo assassino è stato appena condannato con il massimo della pena per questo tipo di reato: 5 anni di carcere senza condizionale. Inoltre non potrà più adottare un animale.

Anche noi de Le Iene ci siamo messi con Alessandro Politi sulle tracce dell’assassino di un cane, Jako, bruciato vivo sul balcone di casa a San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi. Jako era un allegro husky siberiano di 7 anni che faceva compagnia a nonna Assunta, un’anziana signora disabile di 87 anni. Era famoso nella cittadina perché giocava in strada letteralmente con tutti.

Qualcuno l’ha legato, cosparso di benzina e bruciato vivo. Lui ha lottato per tre mesi contro ustioni gravissime, mentre veniva curato in ogni modo dai veterinari ma non ce l’ha fatta. Forse è stato brutalmente ammazzato perché abbaiava troppo ma non c’è certezza nemmeno del movente, visto che non è stato trovato chi l’ha ucciso. La Iena ha incontrato l’uomo che in paese molti sospettano sia il suo assassino.

Guarda qui sotto il servizio di Alessandro Politi sul cane Jako.

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