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Carabiniere adescatore di 13enne, ecco come avrebbe commentato la sua compagna | FOTO

Nella chat di Telegram "Veneto e dintorni" si parla del carabiniere 37enne, incontrato da Veronica Ruggeri, che avrebbe adescano una ragazzina di 13 anni. A un certo punto interviene un utente che dice di essere la compagna: “Sono la compagna da 5 anni, mi sono iscritta qua per capire”

“Pedofilo”, “sei un cazzo di pericolo pubblico”. Siamo dentro la chat di Telegram "Veneto e dintorni" che viene linkata dal profilo Instagram “picchiarello”, profilo che il carabiniere di 37 anni di cui vi abbiamo raccontato nel servizio di Veronica Ruggeri avrebbe usato per adescare una 13enne. Nella chat si parla del nostro servizio, andato in onda martedì 13 ottobre, in cui la Iena si è trovata faccia a faccia con il 37enne, convinto di andare all’incontro con la ragazzina di 13 anni conosciuta online. Dopo il nostro servizio al carabiniere sono stati sequestrati pistola e distintivo. Non solo, la procura di Verona ha anche acquisito le chat porno e i video hard che l’uomo ha mandato alla ragazzina.

Nella chat fioccano insulti nei confronti del 37enne: “pedofilo”, “non farti vedere”, “sei un cazzo di pericolo pubblico”, e iniziano a discutere sul fatto che quella stessa chat nella quale stanno parlando l’avrebbe creata proprio lui. Il primo messaggio della chat, risalente al 10 gennaio scorso, l’avrebbe mandato tale “Mattna Zuck” scrivendo “Ciao” e poco dopo compare come amministratore “Mattia  zuck”. Gli utenti cercano di capire se dietro la chat ci sia veramente lui: “E’ impossibile sia un fake”, scrive uno di loro il 14 ottobre. “Dietro c’è veramente lui”.

Gli insulti continuano, ma c’è un utente che sembra andare nella direzione opposta. “Con tutte le ragioni di pensare che è uno schifo… insultare di questo modo non riesco a capire cosa risolvete! Tutti noi abbiamo visto solo degli spezzoni mandati dalle Iene, chi di dovere approfondirà questa situazione!”. E ancora: “Chi lo conosce sa che persona è, ci sarà una spiegazione”. Gli altri utenti iniziano a ribattere, dicendo che non ci sono giustificazioni.

Ma il profilo, con username femminile, aggiunge: “bisogna anche dire che ci sono tante ragazzine che non sanno stare al loro posto”. E continua: “Non fraintendetemi, i pedofili è giusto che paghino io ho semplicemente detto che ci sono ragazzine che si spingono troppo oltre e poi si ritrovano nella merda! Questo un mio pensiero”. Fino a che a un certo punto l’utente in questione si presenta: “Io sono ***. E sono la compagna”. Insomma, l’utente, che d’ora in poi chiameremo C., sostiene di essere la compagna del carabiniere ora indagato. “Compagna da 5 anni”, scrive. Alcuni utenti non le credono e iniziano ad accusare C. di essere proprio il carabiniere del nostro servizio. “Io mi sono iscritta per capire altrimenti non sarei qua”. C. dice agli utenti che lei non sapeva nulla di tutta questa storia: “sinceramente non mi ha detto nulla e faccio fatica nel crederci per questo motivo”. E dopo che alcuni utenti le consigliano, nel caso sia davvero la compagna, di allontanarsi dall’uomo, C. risponde: “Per una donna che è innamorata di questo tale… non è semplice. Ho scoperto una sua seconda vita dove io nella mia gelosia gli facevo domande e lui ‘ma chi mi vuole’…”.

Carabiniere adescatore di 13enne: ecco come avrebbe commentato la sua compagna 1

 
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A un certo punto una terribile immagine viene mandata nel gruppo: un utente pubblica una foto pedopornografica, con scritto “attenzione, in caso di indagini da parte delle autorità competenti, tutti i membri di questo gruppo possono essere denunciati e indagati per visualizzazioni e possesso di materiale pedopornografico, se non volete finire in tribunale uscite dal gruppo”. Il profilo inizia a spammare questa immagine e gli utenti si chiedono chi sia. Non possiamo ovviamente sapere chi ci sia dietro questo profilo, ma diffondere (e possedere) immagini pedopornografiche è un reato.

Il 15 ottobre la conversazione sulla chat continua e C. scrive: “Io come tutti voi ero all’oscuro di questa situazione”. E continua: “Non difendo nessuno. Siete così bravi a insultare per criticare, la ruota gira per tutti”. “Io ho conosciuto una persona diversa”, scrive sempre C. “Dopo 5 anni è venuta fuori questa storia”. “Io ieri ho scoperto questo gruppo, mi sono iscritta per capire”.  “Ma la ex l’ha lasciato perché stuprava le ragazzine?”, chiede a un certo punto un utente. “Non ho lasciato nessuno. Sono la sua compagna”.

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Subito dopo il nostro servizio i carabinieri sono intervenuti perquisendo la sua abitazione e l’armadietto personale e sequestrando pistola e tesserino dell’Arma. Per l’uomo, per il quale si valutano ipotesi di reato in sede penale, si apre anche un altro fascicolo d’indagine, da parte della giustizia militare e un terzo della Corte dei Conti, essendo un impiegato pubblico.

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