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Carlo Gilardi, risponde l'Rsa: preoccupati per i “danni d'immagine” e la “privacy” dell'istituto | VIDEO

L’istituto in cui è rinchiuso Carlo Gilardi ha diramato un comunicato in cui si preoccupa dei “danni d’immagine” e di violazione della “privacy” a seguito dei nostri servizi. Martedì con Nina Palmieri vi mostreremo gli sviluppi di questa storia assurda: non perdetevi il servizio dalle 21.10 su Italia1 

Mentre un gruppo di cittadini si radunava fuori dalla Rsa dove è rinchiuso Carlo Gilardi, l’istituto si preoccupava dei “danni d’immagine” e della “privacy” dell’istituto, diramando un comunicato in cui se la sono presa anche con noi de Le Iene. Il nostro unico intento, come abbiamo spiegato più volte e come ribadiremo nel servizio di Nina Palmieri in onda martedì, è scoprire la verità del perché un novantenne facoltoso sia stato rinchiuso in un istituto contro la sua volontà. Gli audio parlano chiaro: Carlo Gilardi non voleva mettere piede nell’istituto in cui è stato portato, e aveva espressa la volontà di restare a casa. 

L’Rsa di Airuno, in provincia di Lecco, spiega come Gilardi sia “assistito e seguito con grande attenzione” dal personale, e che sia stato accolto “su richiesta dell’amministratore di sostegno Elena Barra”. Poi, però, il presidente dell’istituto punta il dito contro il nostro operato. “L’attenzione mediatica che dall’esterno è stata posta in essere”, si legge nel comunicato, “ha fatto emergere un comportamento gravemente lesivo della privacy”. E ancora: “Il clamore suscitato da questo caso - complice un giornalismo che in alcuni casi, al di là dell’apparenza, non aiuta a comprendere la verità dei fatti - rischia di procurare danni all’immagine del nostro istituto”. 

L’unico nostro interesse è che sia rispettata la volontà di Carlo Gilardi, un anziano generoso che ha fatto soltanto del bene al prossimo. Anche i cittadini che hanno manifestato sabato scorso davanti all’Rsa hanno chiesto che il signor Carlo possa tornare al più presto a casa. E anche il presidente dell’istituto, proprio per allontanare da sé il clamore mediatico e per “l’interesse del sig. Carlo Gilardi”, ha chiesto all’amministratore di sostegno, al giudice del Tribunale di Lecco, al sindaco di Airuno e al direttore generale dell’Ats Brianza “che siano definiti i tempi per il progetto di rientro”. Anche noi speriamo che questo avvenga in fretta, e che anche una parte della stampa locale, impegnata finora più ad attaccare Le Iene, verifichi con noi quali sono gli ostacoli che impediscono di rispettare la volontà di Carlo Gilardi. Che vorrebbe soltanto poter tornare a casa. Martedì vi racconteremo tutti i nuovi sviluppi nel servizio di Nina Palmieri.

Carlo, benefattore in rsa

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