Coronavirus, il ciclista che non rispetta i divieti. Alla polizia: “Identificatevi voi” | VIDEO
Sono oltre 6mila le persone denunciate in Italia per non aver rispettato i divieti imposti per contenere il coronavirus. A Rovereto, in provincia di Trento, la situazione è sfuggita di mano e un ciclista ha snocciolato leggi e cavilli ai poliziotti che lo hanno fermato. In poche ore il video è diventato virale
"Non sono un cittadino italiano, ma un umano soggetto a regole internazionali. Quindi non sono soggetto a queste norme". È la risposta di un ciclista a una pattuglia della polizia che lo ha fermato per strada. Il video che potete vedere qui sopra arriva da Rovereto, in provincia di Trento, in poche ore è diventato virale superando le 160mila visualizzazioni.
È vero, in alcuni casi le regole contenute nel decreto del governo lasciano spazio all’interpretazione. Le passeggiate in solitaria sono consentite mentre è sconsigliata l’attività sportiva (per evitare chiamate e interventi del 118 nel caso di infortuni), ma non vietata. In queste ore sono stati centinaia gli interventi delle forze dell’ordine nei parchi d’Italia per dire alle persone di restare a casa (come successo a Bari o a Napoli, clicca qui per l’articolo completo). Ma la situazione si è capovolta nel video che arriva da Rovereto e ha superato il limite.
Il video diventato virale è stato realizzato da un ciclista che con tanto di caschetto, occhiali e tuta ha attraversato le vie di Trento. Come prevedibile è stato fermato da una pattuglia: "Identificatevi con matricola o nome. Agli sconosciuti non parlo e le divise non le conosco", ha detto agli agenti filmando tutto con il cellulare. Alla richiesta di documenti ha risposto: "Non ho obbligo di residenza e di codice fiscale. Sono il mio legale rappresentante, perché sono avvocato e mi difendo da solo". Il tutto snocciolando leggi e cavilli. A quel punto la pattuglia spazientita lo porta in Questura: “Non hanno potuto verificare il protocollo del mio documento di soggetto di diritto internazionale, mi hanno identificato con foto e impronte digitali”, sostiene il ciclista. “Mi hanno fatto firmare l’autocertificazione per giustificare il mio spostamento ma io ho scritto che non posso dare il mio consenso in quanto soggetto di diritto internazionale diversamente da persona fisica e soggetto giuridico”. A questo punto è possibile che la vicenda finisca con una denuncia.
Invece a Napoli due 20enni sono stati fermati mentre vagavano in via Toledo, ai militari hanno raccontato di essere in giro per recuperare un joystick per consolle dimenticato da amici. Anche per loro è scattata una sanzione.
Il Viminale fa sapere che sono 6.300 le persone denunciate per non aver rispettato le misure restrittive introdotte con i provvedimenti governativi per l'emergenza coronavirus. Negli ultimi giorni sono state controllate complessivamente oltre 138mila persone, tra queste 6.203 denunciate per violazione delle misure e 112 per false dichiarazioni. Un dato in calo rispetto ai giorni precedenti in cui la media giornaliera dei denunciati superava le 7mila persone.