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Coronavirus, Conte: “Italia zona protetta”. Al via zona rossa ovunque

Tutta Italia diventa zona rossa per il diffondersi del coronavirus che ha contagiato oltre 9mila italiani. Lo ha annunciato il presidente Conte in conferenza stampa: “Italia zona protetta”

La zona rossa si estende a tutta Italia per il diffondersi del coronavirus con un aumento delle restrizioni e dei divieti in tutta la nazione. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa iniziata alle 21.30 il 9 marzo, a seguito dell’aumento delle persone risultate positive e dei decessi.

“Abbiamo adottato una nuova decisione come governo, consapevoli come sia difficile cambiare le proprie abitudini. Lo sto sperimentando anche su me stesso, e parlo anche dei giovani. Sono abitudini che con il tempo, alla luce delle nostre raccomandazioni, potranno essere modificate. Ma il tempo ora non c’è. Stanno crescendo i contagi e anche le persone decedute", ha detto Conte. "Le nostre abitudini quindi vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti ci adatteremo. Per questo ho deciso di adottare misure ancora più stringenti per contenere l’avanzata del coronavirus e tutelare la salute dei cittadini. Per questo sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione: “io resto a casa”. Non ci sarà più zona rossa, ci sarà “Italia zona protetta”. Gli spostamenti dovranno essere motivati da comprovate ragioni i lavoro, casi di necessità e motivi di salute. Aggiungiamo il divieto di assembramenti anche per i locali aperti al pubblico. Da oggi quindi varranno le misure che inizialmente abbiamo adottato per le zone settentrionali a tutta Italia”, ha concluso Conte.

Per questo da oggi sono attive le misure che inizialmente sono state adottate per le zone settentrionali a tutta Italia. Resteranno sospese le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, università comprese fino al 3 aprile. 

"Il patrimonio di esperienza che ci restituisce anche il dato incoraggiante della zona rossa di Lodi, deve portarci a fare un sacrificio ulteriore in tutta Italia. Possiamo battere il virus. Ma ora servono regole ferree ovunque", ha commentato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 

Al momento sono 9.172 i casi di coronavirus in Italia. Di questi 7.985 sono gli italiani attualmente positivi, 724 quelli guariti e 463 i decessi con un aumento di 97 unità in appena 24 ore.
L’1% dei decessi si registra tra i 50 e 59 anni, il 10% tra 60 e 69, 31% tra 70 e 79, 44% tra 80 e 89, 14% ultranovantenni. I contagiati in totale sono saliti di 1.598 unità in un giorno, arrivando a quota 7985. 
Un forte incremento si è registrato in Lombardia con 5.469 positivi al coronavirus, cioè 1.280 più di ieri. I decessi di persone risultate positive al coronavirus sta aumentando anche in Veneto con 113 decessi in Piemonte, 20 in Veneto, 10 nelle Marche.  


"La minaccia di una pandemia sta diventando molto reale, ma sarà la prima che potrà essere controllata", ha detto in giornata il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus. Da domenica sono state attivate misure stringenti e divieti in tutta la Lombardia e in 14 province tra Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto. La firma del decreto è stata anticipata da una bozza che ha iniziato a circolare creando scene di panico in tutta la regione. Centinaia di persone si sono riversate nelle stazioni per prendere d’assalto i treni verso il Sud Italia. Nelle ore successive si sono diffusi sempre più appelli a restare nelle proprie case per evitare il diffondersi del contagio.

Dalla serata di ieri le carceri sono state percorse da rivolte da Nord a Sud, come potete vedere qui

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