Grave per il coronavirus, Jesus è potuto tornare in Italia: lotta per la vita
Jesus e Chiara sono sposati da 17 anni. Lui è originario della Guinea Equatoriale, dove era andato per salutare i genitori. Ammalatosi gravemente di Covid-19, era rimasto bloccato, senza poter tornare e senza avere le cure adeguate. Siete stati meravigliosi e avete donato in pochi giorni i 104mila euro che servivano per pagare un volo privato di rientro. “Non sono stati necessari”, spiega la moglie Chiara, “la Farnesina lo ha rimpatriato su un volo militare e adesso lotta per la vita, al Cervello di Palermo. I soldi saranno tutti restituiti: vi ringraziamo di cuore”
Jesus è finalmente tornato in Italia, dalla sua Chiara e dal figlio, e continua a lottare per la vita. Vi avevamo raccontato la sua storia in questo articolo. Jesus Jaime Mba Obono, sposato con Chiara da 17 anni, era bloccato in Guinea Equatoriale, suo paese d’origine, sedato e intubato in un ospedale della capitale, dove aveva contratto il Covid-19. Bloccato in Africa, senza poter ritornare a casa e senza le cure necessarie per combattere il virus. Ma qualcosa, dopo l’appello della moglie, ha iniziato a muoversi.
Chiara, raggiunta da Iene.it, ci racconta la buona notizia: “Dopo il mio appello disperato la Farnesina ha disposto un volo militare, che è atterrato a Palermo giovedì mattina alle cinque. Il sindaco Leoluca Orlando mi ha messo a disposizione una macchina e ho potuto seguire il suo arrivo all’aeroporto e il trasferimento al Cervello di Palermo, in protocollo di biocontenimento. Ora si trova lì, in rianimazione: la situazione è ancora estremamente grave, Jesus è in rianimazione meccanica e ha iniziato da subito a fare dialisi, ma i medici mi dicono che alcuni valori significativi stanno migliorando, ora dopo ora. Sono piccole cose, che però per noi rappresentano una grande vittoria”.
Per riportare a casa Jesus, che era andato in Guinea a trovare la famiglia, si era mobilitata mezza Italia, che aveva risposto all’appello di Chiara: “Aiutatemi a raccogliere i 104mila euro che servono per riportarlo a casa con un volo privato”. La petizione, accesa da Chiara su Gofundme, per il gran cuore dei donatori, è riuscita in pochi giorni a raccogliere il denaro necessario.
“Ovviamente”, spiega ancora la donna, “abbiamo dato mandato di restituire tutti i soldi raccolti, che magari adesso potranno servire ad altre cause benefiche. Voglio ringraziare davvero tutti, soprattutto chi non ci conosceva e ha voluto aiutarci”. Ora la battaglia di Jesus continua, ma accanto alla sua famiglia, a sua moglie e al suo bambino di 5 anni e soprattutto in una struttura sanitaria adeguata. Forza Jesus!