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Coronavirus, la "spesa sospesa" per aiutare chi è in difficoltà: ecco come fare

L’idea di una colletta alimentare per le famiglie in miseria parte da Giovanni Cundrò, capo area del gruppo Apulia Distribuzione, che permette ai suoi clienti di donare cibo alle persone in difficoltà. Sempre più famiglie non riescono a trovare i soldi per la spesa quotidiana, e anche il governo è intervenuto

Una ‘spesa sospesa’ per chi non può permettersi di farla durante la crisi anche economica causata dal coronavirus. È la colletta alimentare ideata, in collaborazione con il comune di Messina, dal gruppo Apulia Distribuzione, che gestisce una rete di supermercati dal Molise alla Sicilia. 

E proprio da uno dei suoi capi area di Sicilia e Calabria, Giovanni Cundrò, parte l’idea di questa sorta di ‘spesa sospesa’. “Il cliente fa i suoi acquisti e se vuole aderire compra dei generi alimentari in più, che infila in un carrello in fondo alle casse. Tutto questo cibo a fine giornata viene dato alla Protezione civile che lo distribuisce alle famiglie bisognose, quelle indicate dal Comune e quelle che hanno segnalato situazioni di difficoltà ai numeri verdi istituiti un po' ovunque”. 

Un’idea che nasce dalla situazione di grande disagio che il blocco della attività produttive, a seguito dell’emergenza coronavirus, sta causando in queste settimane. Proprio ieri, come vi abbiamo raccontato in questo articolo (link 741168), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato il pacchetto di misure economiche per 400 milioni di euro a favore della famiglie in difficoltà, con l’istituzione di un “buono spesa”.

Il disagio delle famiglie italiane lo conosce bene anche Giovanni, che ogni giorno vede arrivare questi bisognosi al suo punto vendita: “Si sono presentati in molti, in stato di estremo bisogno e ci hanno chiesto di aiutarli. È successo che i nostri dipendenti abbiano fatto un po' di spesa di tasca loro e gliel’abbiano data, anche per evitare che queste persone si contagiassero stando tutto il giorno fuori dal supermercato a chiedere l’elemosina. Una situazione di difficoltà che vediamo soprattutto qui in Sicilia, dove c’è moltissimo lavoro nero e tante persone non hanno né cassa integrazione né sussidi dallo Stato”.

E proprio in Sicilia, come vi abbiamo mostrato facendovi ascoltare questo audio, un gruppo di una ventina di persone si è organizzata, in gruppi su Facebook, per assaltare i supermercati di Palermo.  Situazione drammatica anche a Bari, da dove arriva il toccante video che vi abbiamo fatto vedere, quello di tre persone disperate, senza più soldi né cibo, aiutate da un passante. Iene.it è riuscita a intervistare il generoso benefattore, che ha chiesto l’anonimato e ci ha raccontato: “Aiutarli è stato normale: non sono un eroe”.

“Oggi di mia iniziativa ho chiamato molti colleghi ispettori di altre strutture della Gdo – spiega ancora il capo area di Apulia Distribuzione - . Gli ho detto ‘se lo facciamo tutti vi rendete conto quanto possiamo aiutare?' Come ha detto il Papa l’altro giorno, il modo per uscire da questa situazione è aiutarsi. Se tutti noi che abbiamo supermercati doniamo attraverso i nostri clienti questo cibo, anche solo un pacco di pasta e delle merendine per i bambini, questo gesto può davvero diventare la salvezza per molte famiglie. ”

L'iniziativa è attiva, al momento, presso i supermercati "Qui Conviene" e "Ils Discount" di Messina e presto potrebbe arrivare anche in altri comuni siciliani e in altre regioni (Puglia, Calabria e Basilicata), in cui Apulia Distribuzione è presente sotto il marchio Carrefour.   

All'appello di Giovanni Cundrò ci uniamo anche noi de Le Iene. Ci rivolgiamo allora alle piccole catene di alimentari e alla grande distribuzione presente in Italia: volete estendere nei vostri punti vendita l’iniziativa di Apulia Distribuzione? Scriveteci, per segnalare la vostra adesione, all'email redazioneiene@mediaset.it

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