Covid-19: “Senza Instagram forse non saprei di avere avuto il coronavirus” | VIDEO
Melania, una modella veronese, racconta a Iene.it la sua positività al Covid, che ha scoperto solo dopo aver “fatto casino” su instagram denunciando le carenze delle istituzioni: “Ora sono guarita ma senza quel mio video forse non avrei mai saputo di essere stata contagiata”
È necessario fare un po' di “casino” sul web per ottenere un tampone? E in assenza di un tampone dopo oltre 14 giorni di isolamento e nel dubbio di poter essere infetti ha senso che le strutture sanitarie non vietino di uscire di casa come ci siamo chiesti più volte con il caso di Alessandro Politi? Ce lo chiediamo di nuovo con la storia di Melania, una ragazza della provincia di Verona che nel video che vedete sopra racconta la sua vicenda.
“Il 7 marzo sono andata per un giorno dalle parti di Madonna di Campiglio. Una volta tornata a casa ho scoperto che un amico della comitiva era risultato positivo al Covid-19 e allora ho deciso di isolarmi completamente in casa, a partire dall’8”, racconta a Iene.it. “Da quel giorno non sono mai uscita e non ho mai incontrato nessuno, anche la spesa me la facevo consegnare a domicilio e lasciare dietro la porta”.
Un paio di giorni dopo essere tornata a casa, Melania inizia ad avvertire i primi sintomi, tra cui febbre e perdita totale di gusto e olfatto, probabilmente riconducibili, come vi abbiamo già raccontato, al Covid-19.
“Non posso che averlo preso il 7 a Campiglio perché non ho più avuto contatti personali con nessuno. Ho chiamato i diversi numeri verdi, prima quello nazionale poi quello della Regione Veneto e mi invitavano a rimanere in isolamento per 14 giorni. Durante questi giorni però nessun ente mi chiama per sapere come sto, mentre alcuni amici trentini mi raccontavano che loro avevano frequenti contatti telefonici, per aggiornare le autorità sanitarie sulle proprie condizioni di salute”.
Allo scadere dei 14 giorni di quarantena Melania, che ufficialmente non avrebbe nulla, si preoccupa di poter essere pericolosa per gli altri, nel caso di una sua positività e cerca di attivarsi per chiedere un tampone. “Attraverso il mio medico di base, che è stato bravissimo, abbiamo provato ad aprire la segnalazione ma nulla da fare. Comunque per un mio senso di responsabilità decido di rimanere in casa, senza poter andare a trovare una madre anziana e un fratello che ha qualche problema di salute”.
E così la ragazza, attiva nel mondo della moda e dei social, con una pagina Instagram che ha quasi 40mila follower, è “costretta” a usare l’arma della comunicazione. “Provo a fare un video per raccontare quello che mi stava succedendo. Ho detto: ‘Sono ancora qua, sto male, non mangio, non sento sapori e odori, sono da sola, che devo fare?’”
“Ho bisogno di belle notizie perché stanotte avevo affanno nel respirare e non ci dormo più la notte”, scrive Melania sul suo post di Instagram. “Condividete, commentate e dateci info se ne avete, magari ci si aiuta tutti insieme a sentirci meno soli in questo star male! Ma questi tamponi? Dove sono?????? Qualcuno è stato contattato per farlo in casa?”.
Il video di Melania fa il giro del web, tra Instagram e le ricondivisioni degli amici sugli altri social: “Guarda caso passano appena due giorni dal mio video di denuncia e il 27 marzo mi fanno fare il tampone: sono positiva al Covid-19”.
Ribadiamo: se Melania non fosse stata una persona responsabile, e se avesse seguito l’indicazione dell’isolamento per i 14 giorni della quarantena (visto che nessuno le ha imposto di rimanere in casa), forse sarebbe uscita per la strada con la possibilità di infettare amici e parenti.
“Posso dire che sicuramente sono stata malata dal 7 al 27, ma trovo assurdo che allo scadere dei 14 giorni dal contagio nessuno si sia preoccupato di verificare con un tampone se fossi davvero un pericolo per gli altri, avendo avuto contatti stretti con un malato”. L’11 aprile la ragazza fa un secondo tampone, che rivela la sua negatività, confermata per l’ultima volta dopo un’altra settimana.