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Pipì sotto la presidenza del Consiglio: denunciato Nicola Franzoni | VIDEO

Pochi giorni fa vi abbiamo mostrato l’incredibile video nel quale Nicola Franzoni, l’imprenditore organizzatore della fallimentare “marcia su Roma”, va ad urinare sotto il palazzo che ospita la presidenza del Consiglio: "Ora vi facciamo vedere che rispetto abbiamo per il presidente del Consiglio e per quella manica di str***i che sono con lui”. La Digos lo ha denunciato quest’oggi

È stato denunciato dalla Digos Nicola Franzoni, l’imprenditore che aveva organizzato la “marcia su Roma” di cui vi abbiamo parlato qui. Gli uomini della Digos lo hanno rintracciato in un albergo di Roma, dove si era recato per partecipare alla manifestazione di oggi in cui hanno partecipato anche Salvini e Meloni. Ora, per due anni non potrà andare nella Capitale, altrimenti rischierebbe di finire ai domiciliari. 

Franzoni, che è stato condotto in Questura, sarebbe stato denunciato per vilipendio alla Repubblica e alle istituzioni, apologia del fascismo, istigazione a disobbedire alle leggi e atti contrari alla pubblica decenza. Vi avevamo mostrato in un video (che potete rivedere qui sopra) la sua decisione di andare ad urinare di fronte al palazzo che ospita la presidenza del Consiglio dopo che aveva partecipato alla "marcia su Roma". “Ora vi facciamo vedere che rispetto abbiamo per il presidente del Consiglio e per quella manica di str***i che sono con lui”. Così aveva detto in quel video, postato su Facebook, prima di avvicinarsi al portone del palazzo, vicino al quale aveva deciso di urinare.

“Ora andiamo a pisciare sotto all’ufficio di Conte”, aveva spiegato qualche minuto prima. “Siccome sono un rappresentante del popolo devo mantenere un profilo istituzionale. Ora vi faccio vedere che profilo istituzionale mantengo… Poi denunciatemi, che non me ne importa una sega”. 

Attorno alle 18.30 di oggi Franzoni è tornato a fare una diretta Facebook, nella quale ha dato la sua personale versione dei fatti: "Sono arrivati in 10 nel mio albergo e mi hanno prelevato. Mi sono stati sequestrati tutti i telefoni, i tablet e le sim. Io continuavo a offendere il presidente del Consiglio e della Repubblica e mi hanno detto 'bada bene che sennò ti portiamo a Regina Coeli'. Mi è stato ordinato di non rientrare più a Roma, sono socialmente pericoloso... Come fossi un brigatista". E poi minaccia nuove azioni: "Finora abbiamo solo parlato... La rivoluzione continua ora, il casino glielo muovo in tutta Italia. Mi devono arrestare, tirate fuori una formula vera per arrestarmi". E poi ha annunciato che sarebbe tornato, questa sera stessa, a fare pipì davanti ai palazzi del potere. 

Giulia Innocenzi ce lo aveva fatto conoscere a Iene.it: aspettando Le Iene, oltre che per la contestata e fallimentare "marcia su roma", la prima organizzata il primo maggio scorso, anche perché alcuni suoi dipendenti, come potete leggere qui, lo avevano accusato di essere stati pagati in nero, senza il versamento dei contributi.

Un’accusa che gli era valsa successivamente anche un’indagine della Procura, per omesso versamento di contributi per un importo complessivo di 255mila euro. E Franzoni alla manifestazione dei gilet arancioni a Roma di due giorni fa non si era lasciato sfuggire l’occasione di dire la sua: “Hanno inventato il covid, il più grande bluff della storia con cui un potentato economico finanziario indebolisce gli stati e li compra”.

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