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Ospedali al collasso? Cgil contro l'indagine interna dell'Asl ad Avezzano: “Caccia alle streghe” | VIDEO

Con la nostra Roberta Rei vi abbiamo mostrato alcune testimonianze da ospedali di tutta Italia, messi in difficoltà dalla seconda ondata di coronavirus. Ad Avezzano però l’Asl avrebbe aperto un’indagine interna per cercare gli autori delle immagini: dopo il nostro servizio, anche la Cgil interviene in difesa dei lavoratori

“Scopriamo che l'interesse dell’Asl è quello di fare una vera e propria caccia alle streghe”. Non usa mezzi termini la Cgil de L’Aquila per criticare la decisione dell’Asl provinciale di disporre un’indagine interna per capire chi abbia fatto il video che mostra la situazione all’ospedale di Avezzano.

“Sembra che la direzione voglia sapere chi ha fatto quel video, se lo scoprono rischio il posto di lavoro”, ha detto una testimone alla nostra Roberta Rei. In queste settimane vi abbiamo raccontato delle testimonianze che ci sono arrivate da vari ospedali del paese dove la seconda ondata di coronavirus sembra aver travolto le strutture sanitarie e il loro personale.

Tra i vari ospedali che vi abbiamo mostrato, c’è anche quello di Avezzano in Abruzzo dove la situazione sembra essere seria. Eppure, sempre stando a quanto detto da una testimone, sembra che l’attenzione dell’Asl sia concentrata sulla ricerca degli autori delle immagini: “Hanno capito quando è stato girato il video e interrogato chi era di turno quel giorno”. Un’indagine legittima ma che secondo i nostri testimoni potrebbe essersi spinta un pochino oltre. “Ci hanno detto che il compito di capire chi ha mandato quel video sarà affidato alla procura e alla polizia postale”, ci dicono. “Hanno detto che ci possono mettere i telefoni sotto controllo”.

E adesso sul caso è intervenuta anche la Cgil: “Appare chiara a tutti la situazione di confusione organizzativa e le difficoltà di risposta nella gestione dell'emergenza anche dal punto di vista della tutela di salute degli operatori”. Il sindacato afferma anche di aver già presentato “molteplici denunce, esposti, segnalazioni e richiesta di interventi ispettivi, già a partire dal mese di marzo. Di contro, nulla è pervenuto dai vertici della Asl e da quelli della Politica Regionale e Territoriale. Oggi scopriamo che l'interesse della Asl è quello di fare una vera e propria 'caccia alle streghe’”.

Al personale dell’ospedale comunque vogliamo ribadire la promessa della nostra Roberta Rei: se dovesse succedere qualcosa a chi ha denunciato cosa sembra non funzionare in questo ospedale, noi torneremo.

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