Coronavirus, la replica della direzione del Policlinico di Foggia
Dopo quanto ci ha raccontato una segnalatrice
"La direzione generale condanna con fermezza le dichiarazioni riportate nell’intervista telefonica rilasciata dalla signora Luisa (nome inventato nell’intervista) in quanto non corrispondenti alla realtà dei fatti ed esclude categoricamente che alla madre della signora sia stato riferito di utilizzare un taxi per tornare a casa e tanto meno di arrivarci a piedi. È un racconto ai limiti della realtà.
Il Policlinico Riuniti ha a disposizione servizi sociali e sanitari olistici, cioè incaricati di assistere il paziente a 360 gradi motivo per cui ci risulta impossibile che la signora sia stata invitata a provvedere autonomamente al suo trasporto dopo le cure in pronto soccorso: evidentemente presa dal panico la signora non ha avuto contezza dei mezzi messi a disposizione del Policlinico Riuniti a sostegno dei cittadini. La signora, una volta giunta in pronto Soccorso è stata trattata ed accolta come meglio non poteva, attenzionata e accudita prima di valutarne le dimissioni.
Ne sono testimoni i messaggi vocali contriti e mortificati della sorella 31enne di Luisa, soccorsa e curata, e della stessa madre giunti in mattinata per manifestare solidarietà e ancora gratitudine a tutto il personale medico che ha permesso la loro ripresa.
Per quanto riguarda la sorella 31enne della signora Luisa, la direzione generale ha attivato tutte le procedure per risalire ai fatti che hanno riguardato il soccorso della stessa interpellando il personale incaricato del soccorso. I medici che l’hanno visitata documentano che la donna è stata trattenuta in pronto soccorso per un giorno e mezzo, trattata con la massima attenzione e sottoposta a tampone (risultato poi positivo) come anche a suo figlio risultato negativo ed affidato al padre.
La stessa madre del piccolo ha più volte ringraziato gli operatori che l’hanno curata cercando addirittura su Facebook una dei medici che l’ha curata per esprimere gratitudine e ringraziarla del lavoro fatto: le stesse si sono poi scambiate messaggi privati con la promessa di rivedersi quando la pandemia fosse passata per abbracciarsi e ripensare a quei momenti come "una brutta esperienza".
"Sono contenta di aver trovato una dottoressa come voi...Non c’è notte che non vi penso credetemi. Lo dico sempre a tutti, ogni operatore che entra qui... Grazie mille per tutto un abbraccio e mi raccomando, tenetevi forte": queste le parole della sorella di Luisa, evidentemente stridenti e contraddittorie con il racconto che è stato fatto da Luisa stessa alle Iene denigrando invece una categoria in questo momento tra le più sensibili e attente ad ogni paziente che rimette la propria salute nelle mani di sconosciuti.
La direzione generale è notoriamente sempre a disposizione per chiarimenti o richieste di collaborazione sulla trasparenza delle informazioni e comunicazione. Detto ciò, nel ringraziarvi per la pubblicazione di questa nota per ripristinare la veridicità dei fatti in ragione del diritto di replica, vi porgiamo cordiali saluti.
La direzione generale del Policlinico Riuniti di Foggia