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Roma, i volontari che salvano il parco: “subiamo atti vandalici intimidatori” | VIDEO

I volontari di Retake Roma del Parco degli Acquedotti denunciano gli atti vandalici che da qualche tempo subiscono contro la loro attività di pulizia e salvataggio di verde e reperti storici: “Pensiamo siano atti intimidatori di chi vuole che l’area resti terra di nessuno tra prostituzione, droga e spazzatura”

“Si stanno verificando atti vandalici che pensiamo siano intimidatori nei nostri confronti”. Cristiano Tancredi è uno dei volontari di Retake Roma del Parco degli Acquedotti, un gruppo che si occupa di pulire e ripristinare il bellissimo parco della capitale che contiene anche reperti archeologico di grande valore, come potete vedere nel video qui sopra.

Proprio in questo parco, racconta Cristiano, pochi giorni fa è stato appiccato un incendio: “La tempistica di questi atti vandalici sorprende: vengono fatti dopo i nostri interventi. Ci è capitato di ripulire una zona e ritrovarla bruciata dopo poco tempo”. Non solo. “A volte troviamo spezzate le pinze con cui raccogliamo la spazzatura o le panchine appena aggiustate ribaltate. Ma noi non ci arrendiamo!”, dice Cristiano sorridendo.

“Questa è un’autentica discarica a cielo aperto e noi siamo come degli agricoltori: ogni giorno contiamo quanti chili abbiamo fatto, ma non di frutta, di spazzatura. Siamo una realtà che nasce in continuità con una precedente associazione. Molte persone di tutte le età hanno risposto alla nostra iniziativa. Abbiamo firmato un patto di collaborazione insieme al Parco regionale dell’Appia antica con cui realizziamo eventi volti alla pulizia del posto e iniziative culturali. Questa zona è da tempo scenario di micro e macro criminalità, prostituzione, spaccio di droga. Gli attacchi vandalici probabilmente hanno come scopo quello di far rimanere l’area un contesto di marginalità, una terra di nessuno”.

“Da una parte c’è l’inciviltà delle persone”, dice Giulia, un’altra volontaria di Retake. “Ogni giorno raccogliamo spazzatura di tutti i tipi: cartoni di succhi, bottiglie. Questa non è opera di gruppi organizzati, è l’incuria di alcune persone. Dall’altra parte ci sono alcuni episodi, come gli incendi, che invece sembrano proprio atti intimidatori di chi non vuole che la zona sia ripulita. Questa è una zona che di giorno si sta ripopolando, le persone del quartiere e non solo vengono qui, anche con i bambini. Ma la sera non è controllata”.

“Le istituzioni devono intervenire”, conclude Cristiano nel video. “Ci aspettiamo che la nostra azione li coinvolga. I cittadini sono presenti e stanno aspettando un intervento forte e deciso anche da parte loro”.

In numerosi servizi di Filippo Roma e Marco Occhipinti abbiamo affrontato il tema del degrado in alcune aree della capitale, come il campo rom di Castel Romanolocalità nel Municipio IX di Roma nella riserva naturale di Decima Malafede. In questa riserva naturale la nostra Iena ha trovato l’apocalisse, tra roghi di vetture abbandonate, topi, e rifiuti pericolosi ovunque. Pochi giorni fa il tribunale ha sequestrato il campo rom perché le indagini hanno evidenziato “un gravissimo degrado ambientale”. 

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