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Silvana Saguto assolta anche in appello dall'accusa di abuso d'ufficio

L’ex giudice è stata assolta anche in appello dall’accusa di abuso d’ufficio: per la procura di Caltanissetta aveva imposto l’amministratore giudiziario per un hotel. La sentenza del processo principale, quello in cui la Saguto è imputata insieme ad altri, è invece attesa a settembre. Di questo caso noi de Le Iene ci siamo occupati con Matteo Viviani

Silvana Saguto è stata assolta anche in appello dall’accusa di abuso d’ufficio: l’ex giudice era imputata davanti alla corte d’Appello di Caltanissetta. Era accusata di aver imposto nel 2012 l’amministratore giudiziario di un hotel nel Palermitano.

Si trattava di uno stralcio del processo principale, che vede Silvana Saguto insieme ad altri imputata per la presunta mala gestione dei beni sequestrati alla mafia, quando l’ex giudice era presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. La sentenza nel troncone principale è attesa a settembre.

In questo processo principale la procura ha chiesto per Silvana Saguto una condanna a 15 anni e 10 mesi, e anche l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. La procura ha definito “tentacolare e perverso” il presunto sistema che sarebbe gravitato intorno alla Saguto. Il pm ha detto: “Emerge un quadro desolante con pubblici ufficiali che hanno tradito la loro funzione. E tra loro ci sono magistrati, colonnelli, il tutto per il perseguimento di interessi privati”.

La procura ha chiesto anche pesanti condanne per altri imputati, come potete leggere qui, mentre ha chiesto l’assoluzione per Vittorio Pietro Saguto - padre dell'ex magistrato - e per l'amministratore giudiziario Gabriele Aulo Gigante. Nel mirino della procura infatti non è finita solo Silvana Saguto, ma anche il presunto cerchio magico che sarebbe ruotato intorno a lei.

Precisiamo comunque che si parla di richieste dell'accusa e non di condanne a carico degli imputati. Noi de Le Iene ci siamo occupati di questa storia nei servizi di Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli. A dicembre la Iena era riuscito a parlare con la Saguto: “Quando il tribunale mi condannerà lei avrà modo di dispiacersi, se non mi dovesse condannare lei dovrebbe solo pensare a scusarsi”, ci aveva detto.

Nell’ultimo servizio abbiamo tentato di ricostruire quelli che sembrano essere i “tentacoli” del cerchio magico che, secondo la procura nissena, sarebbe gravitato intorno alla ex giudice. “È crollato un intero sistema”, ci ha detto la giornalista dell'AdnKronos Elvira Terranova. “Questo famoso ‘cerchio magico’ faceva parte di un sistema molto più grande, perché riguardava moltissimi magistrati e persone a loro legate”. Una rete fittissima che per anni, secondo la procura, si sarebbe scambiata favori traendo presunti vantaggi più o meno consistenti dagli incarichi assegnati nei sequestri di prevenzione che arrivavano dal tribunale guidato dalla Saguto. Per rivedere l’intero servizio, cliccate qui.

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