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Terra dei Fuochi, nessun colpevole: reati prescritti | VIDEO

La pm di Napoli Maria Di Mauro chiede l’archiviazione per la denuncia presentata nel 2014 da un avvocato napoletano, il cui figlio di 5 anni è affetto da malformazioni multiple legate all’inquinamento della Terra dei Fuochi, tra Caserta e Napoli. Nadia Toffa aveva raccolto la testimonianza del pentito di camorra Carmine Schiavone: “I Casalesi seppellivano persino scorie nucleari”

I reati che hanno provocato la strage infinita di tumori nella Terra dei Fuochi campana? Sono prescritti.

Lo certifica di fatto il pm Maria Di Mauro, che ha chiesto al gip di Napoli l’archiviazione del procedimento che era partito dall’esposto presentato nel 2014 dall’avvocato Sergio Pisani. Un esposto che puntava ad accertare eventuali responsabilità delle istituzioni, per non aver fatto abbastanza per fermare lo smaltimento illecito, e pericoloso per la salute pubblica, di rifiuti che andava avanti da oltre 20 anni a cavallo delle province di Napoli e Caserta.

Il pubblico ministero della Procura di Napoli ha spiegato l’impossibilità di procedere per avvenuta prescrizione di quei reati, che erano stati identificati anche a partire dalle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, boss della camorra, che aveva indicato i luoghi in cui i Casalesi avevano per anni interrato quintali e quintali di rifiuti tossici, provenienti anche dalle industrie del Nord Italia.

Nadia Toffa, nel servizio che potete rivedere qui sopra, aveva sentito lo stesso Schiavone, che aveva confermato quelle rivelazioni: “Quel materiale arrivava dalle centrali tedesche, austriache, svizzere. Arrivavano fanghi tossici, coloranti, amianto, piombo, cadmio, e persino scorie nucleari”.

Materiali pericolosissimi per la salute, che erano finiti in campi agricoli, solo teoricamente interdetti alla coltivazione. Avevamo infatti documentato con le nostre telecamere che proprio lì crescevano pomodori, friarielli, pesche, venduti anche a una famosa ditta di surgelati e a multinazionali straniere.

Le Iene avevano fatto condurre alcune analisi su quelle verdure, rilevando numerose tracce di metalli pesanti, tra cui mercurio, arsenico, piombo, in quantità di tanto superiori a quelle ammesse per legge.

Ci siamo occupati più volte della Terra dei Fuochi, una zona chiamata anche “Triangolo della morte” perché lì le persone muoiono di tumore tre volte di più che nel resto d’Italia. Per anni in quei territori la camorra ha smaltito ogni genere di rifiuti speciali in discariche abusive o bruciati in roghi tossici, avvelenando così terra e aria.

Avevamo intervistato anche Roberto Mancini, il poliziotto che per anni aveva indagato sugli sversamenti illegali di rifiuti proprio in quelle zone. Nel 2002 gli venne diagnosticato il tumore, e nel 2014 non ce l’ha fatta.

Con padre Maurizio Patriciello, il prete anti-roghi di Caivano, vi avevamo poi mostrato come quei rifiuti venivano sversati illegalmente e poi dati alle fiamme. Un copione che si ripete ormai da anni e che don Patriciello conosce molto bene: “La piazzola viene riempita e poi svuotata in questo modo. Queste ceneri verranno disperse dal vento e noi continueremo a respirarle. Intanto si accumula altra immondizia che verrà a sua volta bruciata da altri delinquenti”.

Ora arriva la richiesta di archiviazione per la denuncia dell’avvocato Sergio Pisani, che vive questo dramma in primissima persona. L’uomo è infatti padre di un bambino di 5 anni nato con malformazioni plurime, proprio in quella zona maledetta.

Intanto, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, le bonifiche nella Terra dei Fuochi sono ferme. Il commissario governativo incaricato nel 2010 infatti, Mario De Biase, dopo varie proroghe ha visto terminare il suo mandato il 17 dicembre scorso. E ora nessuno si occupa più delle bonifiche necessarie di fronte al dramma delle discariche illegali, mentre i politici litigano tra di loro su chi sia il responsabile di tutto questo.  Un nuovo infinito dramma nel dramma.

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