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Cashback, stop a fine giugno: il blocco per fermare i 'furbetti'? | VIDEO

Il governo Draghi ha deciso di fermare l’operazione Cashback, voluta dal predecessore Conte. Dietro la decisione sembrano esserci sia i costi sia i dubbi sui cosiddetti ‘furbetti’ dei micro pagamenti. Proprio di questo problema noi de Le Iene vi abbiamo parlato con Alessandro De Giuseppe 

Cashback, addio. Il governo Draghi ha deciso di fermare a partire dal 30 giugno l’operazione di rimborso delle spese effettuate tramite pagamento elettronico, decisa dal governo Conte II per contrastare l’evasione fiscale e incentivare l’utilizzo di metodi di pagamento tacciabili. I bonus accumulati entro quella data, comunque, saranno regolarmente elargiti.

L’operazione prevedeva un rimborso fino a 150 euro ogni sei mesi per chi, in quel periodo di tempo, avesse effettuato almeno 50 pagamenti elettronici. Inoltre era previsto un premio di 1.500€, il supercashback, per i 100mila cittadini che avessero effettuato più pagamenti elettronici, contando solo il numero di transazioni e non la cifra totale spesa. 

Dietro la decisione del governo sembrano esserci sia i costi totali dell’operazione - stimati in oltre 7 miliardi di euro per tutto il 2021 - sia la lotta ai ‘furbetti’ del cashback: persone che dividevano normali spese in tanti micro pagamenti, così che risultasse un numero più alto di transazioni. Un metodo, bisogna sottolinearlo, perfettamente legale che sfruttava una vulnerabilità della legge.

Il punto, come detto e come vi abbiamo raccontato nel servizio di Alessandro De Giuseppe che potete vedere qui sopra, è che per ottenere i premi del cashback non conta quanto spendi, ma quante operazioni fai. Il risultato? Ce lo ha raccontato il segretario nazionale della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti, Paolo Uniti: “I nostri gestori da tutta Italia segnalano delle operazioni ripetute in maniera compulsiva da cittadini che fanno micro-operazioni, ad esempio da 50 o 20 centesimi”. 

Come vi abbiamo mostrato, infatti, alcune persone hanno escogitato un metodo furbetto per rientrare nella classifica del cashback e del supercashback: fare benzina alla macchina anche 10 volte in pochi minuti attraverso transazioni minuscole. “Per mettere 20 euro stanno 20 minuti”, conclude Uniti. 

Inizialmente il governo Draghi ha cercato una soluzione per fermare i ‘furbetti’ ed evitare il sistema che vi abbiamo raccontato, ma adesso la decisione è quella di fermare il cashback. Forse, per sempre.

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