Gessica Notaro, la Cassazione: “Nessuna attenuante per Edson Tavares perché ha colpito con l'acido” | VIDEO
Nessuna attenuante per Edson Tavares condannato a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni per aver sfregiato con l’acido Gessica Notaro. La Cassazione ha respinto la sua richiesta precisando che “nessuna frustrazione amorosa può contribuire ad attenuare la gravità di chi procura sfregi permanenti”. Con Veronica Ruggeri vi abbiamo raccontato la storia di coraggio della modella romagnola
Respinta la richiesta di attenuanti a Edson Tavares, condannato per aver sfregiato Gessica Notaro. “Nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa può contribuire ad attenuare la gravità della condotta di chi procura sfregi permanenti”, scrive la Cassazione. Facendo riferimento a quelli prodotti dal lancio dell'acido all'ex partner. Si tratta del caso della modella romagnola che vi abbiamo raccontato con la nostra Veronica Ruggeri. Tavares dovrà scontare 15 anni, 5 mesi e 20 giorni di reclusione per l’aggressione “con l'acido perché voleva cancellare la sua identità”. Secondo la Suprema Corte, Tavares ha agito con “lucida preordinazione di mezzi e modi e non soggetta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della emotività”.
L’incubo era iniziato la sera del 10 gennaio 2007. “Gli avevo sentito far riferimento un po' di volte a queste aggressioni con l’acido”, racconta Gessica Notaro nel servizio di Veronica Ruggeri che vedete qui sopra. “Poi una persona che ti dice ti rovinerò la vita senza toccarti con un dito… Infatti avevo preso informazioni. Qualche volta avevo usato anche, da casa alla macchina, un casco integrale, per proteggermi. Poi però tutti mi prendevano in giro e allora ho deciso di non indossarlo più”. Di quella terribile sera ricorda: “Ho ancora tutto chiarissimo come se fossi ieri, rivivo la scena ogni tanto, la sera prima di addormentarmi. Mi è comparso all’improvviso da dietro il baule della macchina, velocissimo, e mi ha tirato questa bottiglia di acido. E io lì ho pensato: l’ha fatto veramente…”.
Tavares è stato condannato in primo grado a dieci anni per l'attacco con l’acido e a otto anni per stalking, processi che sono stati poi unificati, e per i quali a dicembre si è pronunciata anche la Cassazione aumentando la pena a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni. Oggi la Cassazione ha precisato anche che Gessica non è stata spinta "da intento calunnioso o vendicativo" verso l'uomo che l'ha sfregiata con l'acido, tanto che "non si è mai indotta a querelare o denunciare l'imputato per non rovinarlo" e questo nonostante lui la "costringesse di fatto a condurre una vita limitata, angosciosa e 'blindata', salvo i rari momenti di esasperazione scatenati dal comportamento contraddittorio ed egoista di lui". Gessica sta provando a cancellare i segni lasciati da quell’aggressione. Da qualche settimana si sta sottoponendo a interventi chirurgici per rivedere il suo volto, annunciando: “Questo è un momento di svolta nella mia vita”.