Nuova Zelanda, centro di quarantena: doveva controllarla e invece scatta la “liaison amorosa”
Tra bigliettini e frasi scritte sulla mascherina, un membro dello staff (ora licenziato) è stato trovato nella camera di una donna in isolamento
Che la Nuova Zelanda abbia regole molto ferree quando si parla di combattere il coronavirus si sa. Quello che stupisce è quando le regole vengono trasgredite. E c’è da dire che quello che è successo in una struttura per la quarantena a Auckland è proprio una trasgressione coi fiocchi. Vi abbiamo raccontato le rigide norme e i controlli stretti che vigono nelle strutture per la quarantena obbligatoria nel video che potete vedere qui sopra. Nessun contatto è permesso, né tra gli “ospiti” ne con lo staff. Non è proprio quello che è successo in un’altra facility neozelandese.
Una donna rientrata dall’estero e in quarantena al “Grand Millennium Auckland hotel” si sarebbe scambiata bigliettini scritti con uno degli uomini che lavorano nell’hotel, come riporta L’Associated Press. E galeotta fu la mascherina (letteralmente): sembra che uno dei messaggi tra i due sia stato scritto proprio sul retro del dispositivo di protezione individuale.
Insomma, biglietto oggi, biglietto domani, un giorno la donna avrebbe ordinato una bottiglia di vino in camera. E l’uomo dello staff, nel portargliela, sarebbe sparito per ben 20 minuti. Cosa che non è passata inosservata, tanto che un manager della sicurezza è stato mandato a controllare cosa stesse succedendo. Cosa ha trovato? Quello che le autorità hanno descritto come un incontro inappropriato, insomma sembra che il distanziamento sociale fosse andato a farsi friggere.
L’uomo è stato mandato a casa in isolamento e la donna avrebbe ricevuto un avviso da parte della polizia. I due sono poi risultati negativi al test Covid. L’uomo è stato licenziato. Il ministro per la Risposta al Covid-19, Chris Hipkins, ha chiesto ulteriori indagini, descrivendo il comportamento della coppia come inaccettabile. Sulla vicenda si è espresso anche il capo delle strutture per la quarantena, Jim Bliss: “Il comportamento dei due è stato irresponsabile” e ha sottolineato che il comportamento di uno non deve ricadere sulle 4mila persone che ogni giorno lavorano in queste strutture.
“Liaison da Covid” a parte, la Nuova Zelanda con il pugno di ferro ha ottenuto un’incredibile risposta al diffondersi del virus. Ad oggi i casi attivi nel paese sono 72, con 6 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore. Il Paese si trova infatti al livello di allerta 1, il più basso.