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Nella terza parte dello speciale Iene sulla strage di Erba, Antonino Monteleone si concentra sulla mancanza di alcune intercettazioni nel fascicolo mentre il supertestimone Mario Frigerio si trovava in ospedale e di alcune di Rosa e Olindo in casa. C'è poi la macchia di sangue trovata nell'auto di Olindo

Terza parte del nostro speciale dedicato alla strage di Erba, dopo che nella prima abbiamo affrontato le prove della colpevolezza di Rosa Bazzi e Olindo Romano e che nella seconda ci siamo concentrati sul riconoscimento di Olindo da parte dell’unico sopravvissuto Mario Frigerio.

Torniamo a parlare di Frigerio: mancano nel fascicolo le trascrizioni delle intercettazioni di un dialogo tra carabinieri e il supertestimone e pure, integralmente, quelle di una settimana di colloquio di Frigerio con un neurologo che doveva esaminarlo. 

E non sono nemmeno le uniche intercettazioni che non si trovano: non ci sono nemmeno quelle di Rosa e Olindo in casa dopo la strage. Si disse che era strano che non ne parlassero mai. In realtà, mancano proprio alcuni giorni di intercettazioni.

Altro pilastro dell’accusa: la macchia di sangue trovata sulla macchina di Olindo Romano. Antonino Monteleone affronta il tema della certezza della prova, soprattutto per le modalità del suo ritrovamento e per il rischio di inquinamento della stessa prova.

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