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Denuncia violenze sui bambini e viene licenziata. Già raccolte 34.000 firme per reintegrare la bidella Barbara

A Roma una bidella è stata licenziata per aver denunciato maltrattamenti in un asilo. Dopo Le Iene, anche il web si mobilita per lei

Sono oltre 34 mila le persone che hanno sottoscritto la petizione su Change.org per chiedere il reintegro di Barbara Nasso, la bidella di Roma che ha perso il lavoro dopo aver denunciato maltrattamenti nell’asilo in cui prestava servizio. Della sua vicenda si erano interessate anche Le Iene: nel servizio del 16 maggio scorso, il nostro Filippo Roma l’aveva incontrata per ricostruire quanto le era capitato negli ultimi anni.

Tutto ha inizio il 31 maggio dell'anno scorso, quando Barbara riceve una lettera dalla Roma Multiservizi. A scriverle è l’azienda per cui la bidella lavora da 13 anni. “La presente deve intendersi come formale risoluzione del rapporto di lavoro”, le scrivono. Barbara è licenziata in tronco, senza alcun preavviso né apparente motivo. Ma per lei la spiegazione esiste e la riporta indietro di qualche anno.

Nel 2013, Barbara lavorava come bidella in una scuola materna. “Scopro che la maestra maltrattava i suoi bambini: tirava i capelli e gli schiaffi sulla bocca”, racconta a Filippo Roma. “Un giorno in bagno sono stata testimone di due episodi di violenza. Volevo fare qualcosa, ma lei era una maestra ben in vista. Nessuno mi avrebbe creduto”.

Allora la bidella prende coraggio e registra di nascosto l’insegnante che ammette gli schiaffi “perché funzionano” e che li minimizza, giustificandosi con Barbara dicendole che “magari era un giorno che mi poteva capitare un po’di nervosismo”.

Con questa prova in mano, Barbara denuncia per maltrattamenti la maestra alla Polizia. Partono le indagini con telecamere nascoste nelle aule e l’esito delle riprese è positivo. Così scattano le manette per due insegnanti. “Da lì è iniziato il mio calvario”, aggiunge Barbara. “In quella scuola non mi volevano, dicevano che io ero scomoda e che una mela marcia va buttata fuori”.

Alcune insegnanti non accettano la denuncia di Barbara che ha portato all’arresto di due loro colleghe. “Non si doveva intromettere nella didattica delle maestre, il suo lavoro è solo quello di pulire i cessi”, le dicevano. Finché due anni dopo la denuncia la nuova coordinatrice che prende servizio nella struttura. Per Barbara è l’inizio della fine. Dopo due mesi viene licenziata.  

Oggi anche il web si è mobilitato con una petizione per chiedere il reintegro della bidella. E in decine di migliaia lo chiedono a gran voce.

La storia di Barbara è analoga a quella di Rosanna. Anche lei è una bidella che ha perso il suo impiego dopo aver denunciato maltrattamenti nell’asilo in cui lavorava. Tramite Le Iene ha lanciato un appello per chiedere un aiuto, ma solo una famiglia ha risposto concretamente donandole 1.000 euro contattandola tramite la nostra redazione. Ma anche per Rosanna l’incubo non è finito.

“Prosegue la battaglia legale per il mio rientegro, ma sarà ancora lunga”, commenta. “Purtroppo ancora non ho trovato un lavoro e la situazione è veramente difficile”.

Per chi volesse aiutare le due bidelle con una proposta di lavoro o di aiuto, può contattare Le Iene a redazioneiene@mediaset.it 

Guarda qui sotto i servizi sulle due bidelle.

 

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