Brizzi: processo mediatico o assoluzione mediatica?
Dopo le polemiche seguite alla richiesta di archiviazione per il regista, la risposta de Le Iene, firmata Davide Parenti: querelaci! E, in basso, i nostri servizi sul caso
Negli ultimi giorni sulla stampa italiana abbiamo letto più volte di un "metodo iene" che avrebbe ingiustamente sottoposto a una gogna sommaria il regista Fausto Brizzi. Ci viene rimproverato d'aver fatto un processo mediatico a un uomo che in questi anni avrebbe abusato del suo potere per molestare un numero consistente di ragazze sottoponendole a un reiterato 'copione' (sul sito delle Iene ci sono 15 interviste a 15 ragazze diverse che raccontano tutte la medesima, triste storia).
Tre ragazze hanno sporto denuncia. La legge italiana prevede che la vittima di reati sessuali o presunta tale abbia sei mesi di tempo per sporgere denuncia, altrimenti il reato è improcedibile cioè non può essere più processato in tribunale. Per due delle tre ragazze il termine dei sei mesi era scaduto. Per la terza è stata avanzata una richiesta di archiviazione in merito a cui il Gip deve ancora prendere una decisione.
Molti giornali hanno parlato di 'archiviazione', 'fine di un incubo', 'risarcimento', 'scagionamento', eppure Brizzi non è stato dichiarato innocente da nessun Tribunale della Repubblica. Ora, se c'è stato un processo mediatico, di sicuro c'è stata anche un'assoluzione mediatica.
Come riportano i giornali, Fausto Brizzi minaccia di rivalersi sulle ragazze che lo hanno accusato chiedendo un risarcimento per i danni subiti.
Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, denunci Le Iene, pretenda di essere risarcito da noi, non da chi non ha i mezzi né la forza per rispondere alla sua aggressione. Siamo pronti a portare davanti a un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto.
Dalla fine di settembre riprenderemo a fare il nostro lavoro e ad approfondire di nuovo la questione.
Per le Iene Davide Parenti