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Renzo, ucciso per strada a 15 anni: sospesi due vigili

Come vi abbiamo raccontato con Nina Palmieri, il ragazzo di 15 anni era stato travolto da un’auto guidata dal figlio di un Vigile urbano e i rilievi sul posto erano sembrati molto “lacunosi”

Sessanta giorni di sospensione, a partire da gennaio, per l’ispettore più anziano e 15 giorni per il collega più giovane: i primi dieci giorni senza stipendio e il resto dei giorni al 50%.

Alla fine, con una determinazione dirigenziale del 5 dicembre, sono arrivate le sanzioni contro i due agenti della pattuglia di Polizia Municipale intervenuti per fare i rilievi dell’incidente che è costato la vita a Siracusa a 15enne siracusano Renzo Formosa, dopo 26 ore di agoniaUna tragedia di cui vi abbiamo parlato con Nina Palmieri.

Vi abbiamo fatto vedere il bel viso sorridente di questo ragazzo di 15 anni, pieno di vita e di amore per la sua famiglia. E vi abbiamo raccontato di come la sua vita si era tragicamente interrotta il pomeriggio del 21 aprile 2016.

Renzo, uscito da scuola e a spasso con il suo scooter appena ricevuto in regalo, fa un giro nel centro di Siracusa. A un certo punto, come una bomba, piomba di lui una Panda bianca, che dopo aver fatto un sorpasso vietato in curva perde il controllo, invade l’altra corsia e si schianta su Renzo.

A guidare l’auto è Santo Salerno, il figlio 23enne di un vigile urbano, proprietario della Panda, un’ auto che avrebbe dovuto rimanere ferma in garage perché priva di assicurazione. “I rilievi li hanno fatti un po’ come hanno creduto più opportuno”, dice il padre di Renzo a Nina Palmieri. 

Rilievi che sembrano in effetti molto lacunosi: nessuno ha fatto un test tossicologico a Santo, al quale non viene nemmeno ritirata la patente (gli verrà sospesa solo otto mesi dopo l'accaduto). I due agenti intervenuti di pattuglia trattano l’accaduto come un normale incidente e non come “omicidio stradale”, secondo la legge entrata in vigore il 25 marzo di quell’anno.

“Mio figlio è stato ucciso tre volte”, ha detto la madre alla Iena. “Da un’auto, dai Vigili urbani e dalle bugie”.Dopo il nostro servizio, qualcosa aveva già iniziato a muoversi e il sindaco aveva chiesto una relazione urgente al comandante del Corpo sui rilievi e gli accertamenti svolti in merito a questo incidente.

Il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia aveva dichiarato: “Il servizio delle Iene ha messo in luce comportamenti per me assolutamente nuovi e sui quali l'Amministrazione non può restare inerme. È nostro dovere procedere a un approfondimento rigoroso, per rispetto della verità, della famiglia Formosa che aspetta giustizia e per restituire dignità all’intero corpo di Polizia municipale”. 

Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, ieri, mercoledì 5 dicembre, il primo cittadino dopo aver ribadito che il corpo dei vigili urbani di Siracusa è composto di “persone serie e professionali e attente” e si era anche detto “fortemente al fianco della famiglia di Renzo, che ha un più che legittimo bisogno di chiarezza”. 

Il giovane Santo Salerno è stato rinviato a giudizio proprio per omicidio stradale con la sola aggravante dell’alta velocità. Andrà a processo il 19 settembre 2019. 

Il provvedimento della sezione disciplinare appena giunto ha interessato i due agenti intervenuti e non il padre del giovane Santo, perché non era in servizio, anche se era intervenuto sulla scena dell’incidente come privato cittadino (le fotografie mostrate da Nina Palmieri durante il nostro servizio mostrano però come avesse in qualche modo coordinato, anche se da lontano, i due colleghi in servizio) .

Guarda qui sotto il servizio di Nina Palmieri sulla tragica fine di Renzo.

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