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Michele, costretto a vivere in macchina, dopo Le Iene ha casa e lavoro | VIDEO

Dopo avervi raccontato la storia di Michele, 62enne che dopo essere stato licenziato era costretto a vivere in macchina, in tantissimi vi siete offerti di aiutarlo e le vostre donazioni per fargli avere una casa sono state davvero generose!

Il 2019 inizierà con il piede giusto per il nostro Michele, il 62enne costretto a vivere in macchina da solo nel porto di Marzamemi (Siracusa). Infatti, non solo grazie alla vostra generosità a breve avrà un tetto sotto cui stare, ma ha anche trovato un lavoro!

Come vi abbiamo raccontato nel servizio di Cristiano Pasca e Massimo Cappello, Michele è stato licenziato dopo 15 anni di lavoro, quando ne mancavano solo 2 alla pensione. Lavorava nella ditta di acquacoltura dove confezionava pesce per “il padrone”, Alfio Puglisi Cosentino, un importante imprenditore di origini nobili, collezionista di opere d’arte. Michele, racconta alla Iena, pensa di essere stato cacciato perché “basso e brutto”.

Dopo che vi abbiamo raccontato la sua storia, in tantissimi ci avete scritto chiedendo come dare una mano a Michele. Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, ha preso a cuore la sua storia e il comune si è fatto promotore e garante di una raccolta fondi per permettergli di pagare l’affitto di una casa per due anni. La vostra risposta è stata sorprendente! La raccolta si è chiusa con 12mila euro, che serviranno a Michele, con la garanzia e supervisione degli assistenti sociali del comune di Pachino, a pagarsi un affitto e non essere più costretto a dormire in macchina. 

Dopo la messa in onda del servizio, uno dei primi a scriverci per aiutare Michele è stato il cantante Ermal Meta, che non solo è tra i donatori della raccolta, ma si è anche fatto promotore di questa iniziativa, rilanciandola sulle sue pagine social. “Ho conosciuto la sua storia attraverso un servizio delle Iene e mi sono commosso”, scrive sul suo profilo Facebook. “Ha 62 anni e la vita lo ha portato a vivere in macchina. Aveva pensato anche di farla finita con una corda intorno al collo. Non riesco nemmeno a immaginare il dolore che si possa provare per poter pensare a questo. Qui sotto c’è un link attraverso cui si può donare per aiutare Michele ad avere una casetta in cui possa vivere con dignità. Ecco il regalo di Natale da fare”.

 

E questo non è l’unico regalo di Natale che Michele ha ricevuto! Come vedete nel video qui sopra, infatti, due imprenditori, padre e figlio, proprietari della ditta Campisi di prodotti tipici siciliani, si sono offerti di dargli un lavoro. E non un lavoro qualunque! Michele lavorerà nel settore del pesce, che per lui “è la vita”, dato che ci ha lavorato per tanti anni. A gennaio Michele avrà il suo contratto e inizierà il nuovo lavoro, “fino alla pensione”, rassicura il proprietario Salvatore Campisi. Intanto, mentre cerca una casa, sarà ospitato da un ragazzo. “Possiamo finalmente dire buon Natale a Michele!”, dice felice il sindaco.

Guarda qui sotto il servizio di Cristiano Pasca e Massimo Cappello sulla storia di Michele. 

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