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News | di Alessandro Barcella |

Emanuela: “Salvini, posso spiegarti i danni che stai facendo?” | VIDEO

Nuovo appello della ragazza di 17 anni di origini nigeriane, tra una petizione da firmare, un decreto da fermare e una proposta di incontro, al ministro dell’Interno 
 

Diamo di nuovo voce a Emanuela. In un primo video appello la ragazza romana di 17 anni, nata in Italia e di origini nigeriane, ha chiesto dal nostro sito almeno di bocciare il Decreto Sicurezza che obbliga la sua famiglia ad aspettare altri due anni prima di diventare italiana a tutti gli effetti. 

Lo facciamo anche per raccontarvi come l’Italia dell’accoglienza possa “gridare” più forte di quella dell’odio. Ce lo avete dimostrato mettendo 45mila firme in più alla sua petizione su Change.org, che potete trovare cliccando qui.

Emanuela vorrebbe incontrare di persona il vicepremier Salvini, che ha fortemente voluto il decreto: “Magari forse anche lui, tramite me, riesce a capire cosa sta creando questa sua propaganda”, spiega Emanuela in questo nuovo video qui sopra.  Ora c’è un nuovo obiettivo della petizione online di Emanuela: partita con un target di 20 mila firme, punta a raggiungere le 75mila. Vogliamo aiutare Emanuela a far sentire, a chi di dovere, la voce di un’altra Italia? Firmiamo la petizione.

Il Decreto Sicurezza ha avuto il primo ok del Senato, ora attende il pronunciamento della Camera. Va a modificare le attuali norme sul diritto di cittadinanza.

Emanuela, nel suo primo video appello (clicca qui per vederlo), ha raccontato la storia della sua famiglia, arrivata dalla Nigeria quasi 22 anni fa, con tutti i documenti in regola, per poter vivere tranquillamente in Italia. E qui i genitori si sono anche sposati, dando alla luce 4 meravigliose bambine. È soprattutto per le figlie che i genitori di Emanuela avevano recentemente fatto richiesta di cittadinanza italiana. Tutto era pronto, e nel giro di pochi mesi sarebbero stati convocati per il giuramento.

Ma è arrivato prima Matteo Salvini, e le sue proposte di modifica delle norme sulla cittadinanza. Il vicepremier e ministro dell’Interno punta infatti a far sì che, per poter giurare come italiani, debbano passare 4 anni dalla domanda, e non più 2. Un nuovo termine questo, che sarà retroattivo, e coinvolgerà dunque anche quelli che di fatto stavano per diventare nuovi italiani. Come la famiglia di Emanuela, che ora dovrà aspettare almeno altri due anni

Il primo appello di Emanuela che abbiamo pubblicato ha fatto molto discutere, com’era inevitabile. Ma non tutte le reazioni sono state, per così dire, “garbate”.  

Ve ne abbiamo parlato in un altro pezzo, in cui abbiamo pubblicato gli screenshot dei post più violenti e volgari (clicca qui per leggerlo).

In molti, evidentemente esperti di look, erano arrivati a commentare le unghie laccate e i capelli curati di Emanuela, definendola “bella di sera”, con chiara allusione al mestiere più antico del mondo.

Qualcuno parlava dei poveri pensionati italiani che faticano a sbarcare il lunario, come se Emanuela fosse responsabile, con la sua richiesta, delle difficoltà di queste persone.

Altri si spingevano oltre, invitandola chiaramente a tornare nel suo paese. Ma il paese di questa bella ragazza, studiosa e che vorrebbe diventare una diplomatica, è l’Italia. “Non conosco italiani di colore”, era il leit motiv più battuto.

Qualcuno, infine, arrivava a prendersela con Le Iene, addirittura invocando la nostra morte violenta. “Io ucciderei tutti i giornalisti delle Iene!”, aveva urlato al popolo del web Mirko. E giù con emoticon con il saluto fascista.

Per fermare anche queste inaccettabili derive, rinnoviamo l’appello: cliccate qui e firmate la petizione di Emanuela.

Guarda qui sotto il primo appello di Emanuela.

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