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Dopo le coltellate, Niccolò Bettarini torna casa: la solidarietà è social

Dopo il ricovero in ospedale, Niccolò puà abbracciare mamma Simona Ventura e papà Stefano Bettarini. Intanto sui social in migliaia hanno espresso la loro vicinanza dopo l’accoltellamento

Niccolò Bettarini può riabbracciare mamma Simona Ventura e papà Stefano. Al calore della sua famiglia in questi giorni si è aggiunto quello dei social in cui sono comparsi migliaia di messaggi di vicinanza dopo l’accoltellamento subìto sabato notte.

Ieri pomeriggio, Niccolò, 19 anni, è stato dimesso dall’ospedale di Niguarda dove è arrivato in codice rosso. All’alba di domenica è stato sottoposto a un intervento chirurgico a una mano il cui nervo è stato lesionato da una delle undici coltellate ricevute all’esterno della discoteca Old Fashion di Milano.

“L’intervento è durato circa due ore, durante le quali i chirurghi hanno ricostruito il nervo lesionato nell’arto superiore. L’operazione è perfettamente riuscita”, ha fatto sapere la struttura ospedaliera.

Nel frattempo proseguono le indagini per risalire ai dieci ragazzi che hanno partecipato all’aggressione accusati tutti di tentato omicidio. A 48 ore dall’accoltellamento, quattro di loro sono stati identificati e denunciati. La Procura ha chiesto la convalida dei fermi di tutti che sentiti dagli inquirenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Invece la risposta più bella e umana è arrivata dal web. Sui social network migliaia di giovani (e meno giovani) hanno postato messaggi di solidarietà a Niccolò e di vicinanza ai suoi genitori, divorziati ma uniti dall'amore per il figlio Niccolò. Per prima Simona Ventura domenica ha tranquillizzato tutti sullo stato di salute del figlio con un tweet.

Sempre dalla famiglia Bettarini arriva il messaggio del fratello di Niccolò. “15 vs 1 come si fa?!” scrive Giacomo. “In giro è pieno di gente animalesca che per una qualsiasi cazzata e pronta ad ammazzarci, detto ciò anche se il mondo fa schifo la vita è bella e non ci si può lamentare, sono stupefatto che mio fratello sta bene e sia ancora qui con noi. Riprenditi presto Roccia".

Niccolò si sarebbe preso una decina di coltellate per essere intervenuto in difesa di un amico accerchiato dal gruppo di aggressori. Tra loro c’erano dei vecchi dissapori che sabato notte sono riemersi all’interno della discoteca milanese. Gli attriti si sono poi trascinati all’esterno, dove è intervenuto Niccolò. Qui dalle parole sono passati ai fatti.

La situazione è precipitata nel momento in cui gli aggressori lo hanno riconosciuto come il figlio di Stefano. "Sei il figlio di Bettarini? Allora ti ammazziamo?", avrebbero detto. Così a un certo punto è spuntato un coltello che è stato puntato verso Bettarini Jr. Dopo i colpi inferti al torace, al braccio e al torace, Niccolò è caduto sanguinante sull’asfalto.

In suo aiuto è intervenuta Zoe Esposito, sua coetanea che lo ha difeso da ulteriori violenze prendendosi calci e schiaffi in faccia.​

Anche la ragazza dopo essersi ripresa dallo choc ha affidato al suo profilo Instagram alcune parole di vicinanza a Niccolò. “Voler bene significa sacrificio, significa essere insieme nel bene e nel male, voler bene a qualcuno significa difenderlo da tutto e da tutti, significa presenza, senza se e senza ma”, ha scritto Zoe. “Contro tutto e tutti, forza roccia. Io con te. Tu con me”.

 

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