L'arbitro è donna: insulti sessisti da genitori e ragazzi | VIDEO
Durante una partita arbitrata da una donna, i genitori dei ragazzi delle squadre di Treporti e Miranese a Mestre si lasciano andare a pesanti insulti sessisti. Un 14enne in campo si abbassa addirittura i pantaloncini, facendo proposte volgari. Con Nicolò De Devitiis vi abbiamo raccontato una storia simile, di sessismo nel calcio
Le donne arbitro tornano al centro degli insulti, come purtroppo e già accaduto più volte quest’anno e come vi abbiamo raccontato anche noi nel servizio di Nicolò De Devitiis che vedete qui sopra.
Stavolta è successo durante una partita di Giovanisssimi a Mestre, tra Treporti e Miranese. La ventiduenne Giulia Nicastro ha subito pesanti offese dall’inizio alla fine della gara. I genitori dei ragazzi l’hanno più volte invitata a dedicarsi “al mestiere più antico del mondo”, ovvero quello della prostituta. Ma oltre alla pioggia di insulti arrivati dalla tribuna, c’è anche un 14enne che l’ha provocata pure in campo.
Il ragazzino si è sfilato i pantaloncini invitando la ragazza a espellerlo oppure, in caso contrario, a pratiche sessuali con lui. La direttrice di gara sembra aver già dato la risposta giusta tornando subito ad arbitrare un torneo internazionale di giovanissimi, quattro giorni dopo gli insulti.
Il 14enne, sospeso da ogni attività della Figc per il suo gesto osceno, non capisce nemmeno di aver fatto una cosa grave e proprio ieri nel suo Instagram scriveva “Me par de exer massa cagae”, “mi pare di leggere troppe cavolate”. In attesa del provvedimento che la giustizia sportiva prenderà nei confronti del ragazzo, la società sportiva di Treporti, dove gioca, ha già dovuto pagare una multa di 100 euro per le offese dei genitori.
Giuseppe Ruzza, presidente della Figc Veneto dichiara: “È stato un assalto schifoso e non ci sono altre parole per commentarlo. Non so cosa possano dire i genitori di questo ragazzino: l’arbitra può aver fatto la peggiore partita della vita, e noi non lo sappiamo, ma se anche fosse, niente giustifica un comportamento del genere”.
Il sessismo nel calcio è una realtà che abbiamo raccontato in aprile con Nicolò De Devitiis.
Il telecronista sportivo Sergio Vessicchio ha attaccato le donne arbitro nel calcio. “E’ uno schifo vedere le donne fare gli arbitri ed è una barzelletta per la Federazione”, ha detto rivolgendosi ad Annalisa Moccia, guardalinee della partita Agropoli-Sant’Angelo. Noi l’abbiamo sottoposto a un quiz calcistico, sfidante: l’ex arbitro Elena Tambini
Si sfidano su 5 domande e il match, che vede Elena vincitrice, ci mostra come Vessicchio sul regolamento sia meno preparato di lei.
“Ho detto una cazzata, ma è quello che tutti pensano”, dice alla Iena a proposito delle sue espressioni sessiste. “Le donne non devono arbitrare gli uomini. Perché hanno una predisposizione diversa: non hanno la forza atletica e fisica per stare dietro alla palla”.
Con Alice Martinelli ci siamo occupati anche nella storia di Marcello Bazzurri, allenatore della squadra umbra “Casa del Diavolo” (clicca qui per vedere il servizio). “Le donne nel calcio o fanno le pulizie o stanno in cucina. Non possono essere dentro al campo di gioco” ha detto dell’arbitro donna, Ilaria Possanzini, dopo aver perso per 4 a 0 una partita arbitrata da lei. Quando siamo andati a parlargli l’allenatore aveva fatto un passo indietro sostenendo che il suo è stato solo un momento di rabbia dovuto alla sconfitta, un “fraintendimento”, e che lui era "tutto meno che sessista”.
Alice Martinelli, per verificare, gli ha fatto indossare grembiule e guanti da pulizia per poi convincerlo a pulire lui stesso lo spogliatoio.
Entrambe le storie si sono concluse con le scuse all’arbitro donna, a differenza di quanto successo a Mestre dove per ora neanche si capisce la gravità di quanto successo.