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Baby Miss, boom di concorsi in Italia. Il Garante: “No a sfruttamento” | VIDEO

I concorsi di bellezza under 14 che hanno come protagoniste le Baby Miss dovrebbero essere vietati. Lo dice il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, secondo cui “i bambini vanno protetti da ogni forma di sfruttamento che possa essere pregiudizievole per il loro benessere”

Vestitini carini, ombelico di fuori, con tanto di glitter, trucco (non da bambine) e sfilate con una mano sul fianco. Sono tutti momenti dei concorsi di bellezza under 14 che nascono per prima negli Stati Uniti e poi si diffondono in tutto il mondo e sembrano spopolare anche in Italia.

Vi abbiamo parlato in questo servizio delle piccole reginette di California durante un Baby Miss Americano. Quando abbiamo chiesto a una bambina di 6 anni cosa volesse diventare da grande, ci ha risposto: “Una superstar”. Insomma, vi abbiamo anche fatto vedere come i genitori imbottiscono queste mini superstar di energy drink e bustine di zucchero per “tenere sveglie” le piccole dive.

Una realtà per quale l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in Italia si oppone: “I bambini vanno protetti da ogni forma di sfruttamento che possa essere pregiudizievole per il loro benessere”, spiega il Garante Filomena Albano.

Durante queste gare, delle quali vi abbiamo parlato nel servizio di sopra, si fanno tanti sacrifici sia da parte dei genitori, ma soprattutto da parte delle bambine: cappelli pieni di lacca, trucco pesante e finti sorrisi sul viso. Sacrifici che portano di sicuro soddisfazioni ai genitori, ma che possono generare rischi psicologici per nulla scontati. Come ad esempio: un bambino potrebbe crescere con l’idea che l’aspetto fisico è l’unico valore che conta.

L’ordinamento italiano offre soluzioni: l’autorità giudiziaria può infatti intervenire là dove ci sono violazioni dei diritti dei bambini.

 

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