Caccia aperta ai daini: uno su tre nel mirino a Ravenna | VIDEO
Il piano di contenimento dei daini nella pineta di Classe, in provincia di Ravenna, potrebbe far scattare la caccia a 90 animali su 300. Anche noi de Le Iene con Nadia Toffa ci siamo occupati della vicenda che ora torna di attualità
Rischia di aprirsi la caccia ai daini in provincia di Ravenna. E’ quanto contenuto nel piano di contenimento della Provincia di cui anche noi de Le Iene ci siamo occupati in un servizio di Nadia Toffa, che potete vedere qui sopra. Dopo oltre 4 anni la vicenda del sovraffollamento della pineta di Classe pare tutt’altro che chiusa.
Nel parco naturale vivono specie di ogni genere, con gli anni però i daini sono diventati una vera e propria emergenza. Sono visti come pericolo per gli automobilisti che percorrono la statale Adriatica perché gli animali invadono all’improvviso la carreggiata.
Nadia Toffa si è interessata della vicenda nel 2015, quando la provincia di Ravenna ha iniziato a dichiarare guerra aperta ai daini. Per legge, l’abbattimento è possibile ma solo dopo aver provato metodi ecologici. Uno di questi, prevede di recintare la zona dove vivono gli animali. Nadia Toffa è stata nella pineta di Classe a verificare di persona. Quattro anni fa le recinzioni c’erano, ma sono state posizionate solo a tratti. Così i daini potevano superarle invadendo zone a loro off-limits o addirittura la strada.
Per ovviare c’è anche chi si è offerto di tenere i daini nelle sue proprietà. Una signora italo-tedesca era pronta ad accoglierli nel suo terreno di 12 ettari, ovviamente recintato e con alberi da frutto. “Ho chiesto alla provincia ben tre volte se avessi potuto prendermi cura di loro, ma non mi hanno risposto”, dice l’animalista. “I daini sono come bambini, basta poco per addomesticarli. E loro vogliono ucciderli? Questo è un macello”.
Il piano di contenimento dei giorni nostri prevede l’abbattimento di 90 animali sugli oltre 300 presenti in pineta. “La lobby dei cacciatori ha spinto che si facesse questa scelta”, sosteneva già nel 2015 Giacinto De Renzi, guardia venatoria.
“Se ne parla da un anno ma i tempi sono lunghi. È difficile prevedere quando il piano di controllo sarà effettivamente pronto e come sarà strutturato, perché viene deciso dagli uffici centrali di Bologna”, dice invece Giovanni Mazzolani del Servizio territoriale della Regione Emilia-Romagna.
Intanto le associazioni ambientaliste si stanno mobilitando come successo già 4 anni fa. “L’abbattimento dev’essere l’ultima spiaggia”, sostiene Claudio Mattarozzi, presidente di Legambiente Ravenna. “Vorremmo, piuttosto, che qualcuno ci aiutasse a capire meglio le possibili soluzioni. La fauna è un bene dello Stato, che la Provincia deve gestire con regole chiare, mediando comunque soluzioni diverse”.
Come se non bastasse, la loro caccia è consentita con armi in grado di colpire gli animali fino a tre chilometri di distanza. E il pericolo che rischia di diventare concreto anche per l’uomo. La vicenda dei daini è la seconda che mobilita gli ambientalisti in Emilia-Romagna in meno di un mese.
Ai primi di maggio, il consiglio regionale ha dato il via libera alla caccia alla volpe in tana che spesso rischia di lasciare spazio al bracconaggio (clicca qui per il nostro servizio). Anche noi de Le Iene vi abbiamo parlato di questa pratica illegale ascoltando la testimonianza di una guardia boschiva.