Il figlio di El Chapo fermato e rilasciato: ecco il video dell'arresto
Ovidio Guzmàn Lopez, figlio del capo del cartello di Sinaloa, è stato arrestato a Culicàn. I suoi uomini hanno però messo a ferro e fuoco la città, spingendo le autorità a rilasciarlo. Ora l’esercito messicano ha pubblicato il video della cattura: con Cizco e Gaston Zama vi abbiamo raccontato la guerra per la successione a El Chapo
Dopo l’umiliazione, il video dell’arresto: l’esercito del Messico ha pubblicato le immagini della cattura di Ovidio Guzmàn Lopez, figlio di El Chapo e lui stesso narcotrafficante. Nel video, che potete vedere cliccando qui, si vedono i militari davanti a un edificio nella città di Culicàn con i fucili in mano mentre costringono le persone a uscire dalla casa: tra loro ecco che spunta Ovidio, disarmato. Non oppone resistenza e si consegna agli agenti.
I militari però non sapevano cosa sarebbe accaduto poco dopo: gli uomini del cartello di Sinaloa, ancora fedeli a El Chapo e alla sua famiglia, scendono in strada e mettono a ferro e fuoco la città. Posti di blocco, blindati artigianali che fermano e incendiano le macchine, agenti rapiti e uccisi. La polizia decide così di rilasciare Ovidio, per evitare una vera guerriglia per le strade di Culicàn.
Il fallimento nell’arresto di Ovidio Guzmàn Lopez è solo l’ultima tappa di un sanguinoso e feroce scontro per il controllo del cartello di Sinaloa, uno dei più importanti clan di narcotraffico del centro America, dopo l’arresto di El Chapo e la sua estradizione negli Stati Uniti. Con Cizco e Gaston Zama, nel video che potete vedere qui sopra, vi abbiamo raccontato le violenze che sconvolgono il Messico durante questa guerra di successione. Siamo stati ad Acapulco raccontando una giornata in città tra esecuzioni di giornalisti e poliziotti e corpi dei rivali squartati e appesi sotto ai cavalcavia.
E tra le pieghe di questa terribile guerra vi abbiamo raccontato anche della morte, sembra per overdose, di Claudia Ochoa Felix: la “Kim Kardashian” del narcotraffico aveva 34 anni ed era nota per la sua vita sregolata raccontata sui social, oltre che per la sua efferatezza. Era infatti a capo di una banda di narcotrafficanti che si era staccata dal cartello di Sinaloa dopo la cattura di El Chapo.