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Ponte Morandi, Genova: vivere con l'autostrada in casa | VIDEO

Alcuni residenti di Sampierdarena ci mostrano in un video cosa significa convivere tutto il giorno con i rumori e l’inquinamento di un’autostrada costretta a sopperire al crollo di Ponte Morandi

Voi vivreste con un’autostrada che vi corre praticamente nel salotto di casa? Immaginiamo di no, e neanche gli abitanti di Sampierdarena lo vorrebbero. Ma a quanto sembra, dal video che ci hanno mandato e che potete vedere sopra, non possono che accettare questa situazione.

Ci troviamo a Genova, una città meravigliosa ma dalla viabilità problematica da sempre. Una questione che naturalmente si è aggravata dopo la tragedia del Ponte Morandi, che ha portato inevitabili e gravi ripercussioni su tutto il traffico cittadino.

La residente che ci ha mandato questo video, registrato dal suo balcone, mostra concretamente cosa significhi vivere giorno e notte con rumori e inquinamento ben al di sopra del limite di tollerabilità. Senza pause. Ci troviamo sul lungomare Canepa, un’arteria che collega l’aeroporto a Genova ovest e che con il crollo del ponte Morandi è diventata una strada fondamentale per potersi muovere in città (trasformandosi in una sorta di “sorella minore” dell’autostrada A10).  

Peccato che l’ampliamento di questo progetto (che è iniziato ad agosto 2016 e sarebbe dovuto terminare entro 12 mesi), spiegano i residenti che si sono riuniti in un Comitato, rischia di isolare i cittadini e le attività commerciali. E di rappresentare, come abbiamo visto e sentito, una grande fonte di stress per chi è costretto a conviverci 24 ore al giorno.

 “Abbiamo parlato con tutte le cariche istituzionali locali – spiega la residente che ci ha mandato il video -. Ci danno formalmente ragione, con mozioni ed interrogazioni sia in Consiglio comunale che regionale, ma ad oggi nulla si è mosso. Noi chiediamo una galleria fonoassorbente ed una riqualificazione del territorio, per non dover essere costretti a scegliere tra degrado urbano che c'era prima, con le prostitute per strada e degrado autostradale che c'è ora”. 

A quanto pare poi, una storia italiana già sentita centinaia di volte, c’è un problema di competenze, con Anas e Sviluppo Genova che sembrano rimpallarsi una con l’altra la titolarità del progetto.  Resta una certezza: nessuno può vivere, senza impazzire o ammalarsi, a due metri da un’autostrada!

 

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