Giornata della consapevolezza dell'autismo: l'eccezionale vita di Luca | VIDEO
In Italia ci sono oltre 550mila persone affette da questa sindrome, oggi è la Giornata della consapevolezza dell’autismo. Con Nina Palmieri abbiamo raccontato la storia di Luca che con il metodo Doman l’ha trasformato in un’opportunità
Oggi, 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo. Dalle ultime stime degli Stati Uniti, un bambino su 100 soffre di questa sindrome. Un dato cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. A essere colpiti sono in maggioranza maschi (4-5 volte superiore al numero di femmine colpite). In Italia coinvolge circa 550.000 persone.
In questa giornata l’associazione Angsa Onlus invitano a illuminare di blu un monumento simbolo del proprio territorio. Noi de Le Iene, abbiamo conosciuto tanti ragazzi autistici e le loro famiglie. Ragazzi pieni di energia e amore.
La nostra Nina ci ha fatto conoscere Luca Ferreli, nel servizio che potete vedere qui sopra. Parte della sua vita è ripresa da una telecamera. Lui è nato oltre 30 anni fa, quando l’autismo ancora non era conosciuto. “Ci dicevano che non avrebbe mai imparato a leggere o a scrivere e che non ci avrebbe mai riconosciuti come genitori”, raccontano mamma e papà. “Ci consigliavano solo di chiuderlo in un istituto”. Ai tempi era la soluzione più gettonata. Una delle caratteristiche dell’autismo è il rifiuto del contatto fisico. Si pensava si dovesse forzarlo per superarlo. “Noi non ci siamo mai arresi”, dicono i genitori. Così sono partiti alla ricerca di un centro di Philadelphia e del metodo Doman.
Luca a 7 anni ha iniziato una rieducazione psicomotoria. Centinaia di ore di filmati raccontano l’evoluzione della sua vita. Gli anni passano con chilometri di piste percorsi di corsa e in bicicletta. Il suo corpo parlava più di tante parole. Così i genitori decidono di salutare la terapia. Inizia una nuova vita, Luca trasforma quegli esercizi di riabilitazione in ginnastica artistica. Partecipa alle gare e Special Olimpics un movimento per persone con disabilità intellettiva. Gareggia e vince per tre edizioni salendo sul podio più alto.
I suoi genitori hanno fatto diventare il suo problema un’opportunità per gli altri. Hanno creato una comunità per persone autistiche che attraverso la piscina, la corsa e il cavallo possono fare progressi.