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Rogo alla Thyssen a Torino, interviene la Corte di Strasburgo | VIDEO

La Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo quanto riportato dai legali dei parenti delle vittime, ha chiesto informazioni a Italia e Germania sull’esecuzione della pena dei manager tedeschi. Herald Espenhahn e Gerald Priegnitz sono stati condannati dai tribunali italiani per il rogo in cui morirono sette operai, ma sono ancora in libertà, come ci ha raccontato Alessandro Politi

La Corte europea dei diritti dell’uomo interviene sul caso del rogo alla Thyssen di Torino nel 2007, in cui morirono sette operai. Secondo quanto riferito dai legali dei partenti delle vittime “i giudici di Strasburgo chiedono ora conto al governo tedesco e a quello italiano dell’incredibile mancata esecuzione della sentenza emessa dai tribunali penali italiani che, nel 2016, hanno condannato rispettivamente a oltre 9 anni Herald Espenhahn e a oltre 6 anni Gerald Priegnitz”. A scriverlo è l’avvocato Anton Giulio Lana.

Secondo quanto riportato dall’Unione forense per la tutela dei diritti umani, la Corte europea ha comunicato al governo tedesco e a quello italiano il ricorso presentato dall’avvocato Lana nell’interesse dei parenti delle vittime, nonché di uno dei sopravvissuti, “al fine di imporre allo Stato di eseguire senza ulteriore ritardo la sentenza di condanna dei due dirigenti della Thyssen”.

I governi di Italia e Germania, proseguono i legali, sono dunque stati invitati a fornire tutte le informazioni sullo stato di avanzamento del procedimento di esecuzione della sentenza di condanna: “La Corte dovrà vagliare se le autorità italiane e quelle tedesche hanno cooperato diligentemente e rapidamente per quanto riguarda la trasmissione di documenti, se sono state adottate misure di carattere politico e diplomatico per trovare una soluzione giuridica al problema dell’esecuzione della sentenza nei confronti dei due manager tedeschi e se l’Italia avrebbe dovuto avviare una procedura di infrazione contro la Germania dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione europea”.

Noi de Le Iene ci siamo occupati più volte del caso con Alessandro Politi. Il 6 dicembre del 2007 un’esplosione nello stabilimento della ThyssenKrupp a Torino causò la morte di 7 operai. Per le responsabilità nelle morti di quelle persone sono stati condannati sei dirigenti della società, quattro italiani e due tedeschi.

La Iena era riuscito a incontrare in Germania Espenhahn e Priegnitz mentre facevano jogging facendo a ognuno una semplice domanda: “Quando sconterà la sua pena?”. Da loro non abbiamo avuto nessuna risposta né segnali di pentimento.

Nel servizio che potete vedere qui sopra siamo tornati in Germania per cercare di avere una risposta. A Bonn per incontrare il primo ministro della Renania – Vestalia, Armin Laschet, che fa tra l’altro dello spirito europeista uno dei suoi cavalli di battaglia. La Iena gli chiede quando verrà fatta giustizia. Lui sorride e se ne va, poi ci fa allontanare dal suo staff. Allora abbiamo incontrato Johannes Hidding, giudice del tribunale di Essen, informato del caso che ci rivela una notizia sconcertante: “Una mozione presentata dalla difesa dei due condannati ha richiesto l’archiviazione per dei difetti nelle indagini italiane”.

“Alla vigilia del dodicesimo anniversario dalla tragedia, si apre uno spiraglio affinché venga finalmente fatta giustizia per le vittime di questa terribile tragedia e i loro congiunti. La Germania non potrà che difendersi dando esecuzione alla sentenza” conclude Lana. E noi speriamo che sia davvero così.

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