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Taranto, fiaccolata per i bambini morti di cancro: “Vogliamo che diventi giornata nazionale”

L’associazione dei Genitori Tarantini ha organizzato una fiaccolata in memoria non solo del piccolo Giorgio, morto un mese fa per un sarcoma, ma per ricordare tutte le piccole vittime di cancro e malattie connesse all'inquinamento. Con la proposta che il 25 febbraio diventi giornata nazionale per le vittime dell’inquinamento

“Tentiamo di far rispettare il diritto alla salute dei tarantini, che si ritrovano con una fabbrica di tumori”. Angelo Di Ponzio fa parte dell’associazione Genitori Tarantini, che ha organizzato per oggi, lunedì 25 febbraio, la “Fiaccolata per i nostri Angeli”. Sono tanti i genitori di Taranto che, come Angelo, hanno perso i figli a causa di un tumore.

Il figlio di Angelo si chiamava Giorgio ed è morto esattamente un mese fa, il 25 gennaio, a soli 15 anni, per un sarcoma contro cui ha combattuto per anni. “Questa giornata l’abbiamo pensata con gli altri genitori che hanno perso i loro piccoli per il cancro. Qui abbiamo una città malata. Vogliamo sensibilizzare quanta più gente possibile, perché le morti dei nostri figli devono diminuire”. Una fiaccolata che non è solo per il piccolo Giorgio, quindi. Ma che è in ricordo di tutti i bambini morti di cancro e le vittime di malattie che si ritengono connesse all’inquinamento. L’amministrazione comunale di Taranto ha proclamato per oggi “un lutto cittadino simbolico nel ricordo di tante vite spezzate”.

Alcune di queste storie di vite spezzate troppo presto e delle difficoltà che gli abitanti di Taranto si trovano a dover affrontare quotidianamente per via dell’inquinamento, ve le abbiamo raccontate nei numerosi servizi di Nadia Toffa dedicati proprio all’emergenza sanitaria in questa città. Un impegno per il quale la Iena ha ricevuto la cittadinanza onoraria di TarantoMadrina della campagna 'Ie Jesche Pacce Pe Te', realizzata dal gruppo 'Amici del Mini Bar' della città, Nadia ha dato grande risalto alla raccolta fondi destinata al reparto di pediatria dell'Ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

Abbiamo seguito da vicino nel corso degli anni le sorti degli abitanti, costretti a convivere con le polveri e l’inquinamento prodotto dall’acciaieriaIn un servizio del 26 febbraio 2017, Nadia è stata a Taranto, nel quartiere i Tamburi, tra i più colpiti, dove a fare le spese dell’inquinamento sono anche i bambini.

“Vorremmo scappare di qua e non possiamo permettercelo. Io voglio veder crescere le mie figlie, voglio vederle sposate”, ha raccontato a Nadia la mamma di una bambina colpita da un sarcoma. Lì, la nostra Iena ha incontrato anche la piccola Gabriella, che le ha raccontato come dalle finestre di casa sua, dove era costretta a rimanere perché malata di leucemia, vedeva l’Ilva. Le abbiamo chiesto: cos’è l’Ilva? “Il fumo”.

La piccola ci ha raccontato della chemioterapia, di come ha perso i capelli e degli altri bambini incontrati in ospedale. “Siamo dieci più così”: con le mani ha fatto capire che i bambini erano 18. Tra questi c’era anche Rebecca, un’amica di Gabriela, che le mancava perché “in ospedale non c'è più”. “Ha finito, ora è a casa”, ci aveva detto la piccola. Ma Rebecca a casa non ci è mai tornata. Come non ci sono tornati i piccoli che oggi vengono ricordati.

“Noi vorremmo che il 25 febbraio diventasse giornata nazionale per le piccole vittime dell’inquinamento”, spiega Angelo. Una proposta che è volta a sensibilizzare quanta più gente possibile, perché, come ha annunciato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, “la malattia e il dolore non sono un’esclusiva di qualcuno, non devono restare senza risposte”.

“Io ho paura per gli altri miei due figli di 17 e 10 anni”, confessa Angelo. E nel ricordare il piccolo Giorgio ci spiega che la fiaccolata, che inizierà alle 18.00 dall’ingresso principale dell’Arsenale, si concluderà in piazza Carbonelli, davanti al Monumento ai Marinai proprio perché “Giorgio amava il mare”. 

Qui sotto potete vedere i servizi in cui Nadia Toffa si è occupata dell'emergenza sanitaria a Taranto.  

Ilva di Taranto, i servizi di Nadia Toffa

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