Il terremoto, i soldi e le casette: commissariata la Croce Rossa di Visso
La Croce Rossa di Visso, in provincia di Macerata, è stata commissariata dalla Procura. Il suo presidente, Giovanni Casoni, dovrà rispondere per reati contro il patrimonio dopo le donazioni raccolte per le casette a seguito del terremoto del 2016. Una vicenda che abbiamo seguito con Roberta Rei
Commissariata la Croce Rossa di Visso, il paesino in provincia di Macerata, colpito dal terremoto nel 2016. Il presidente Giovanni Casoni è stato rimosso dalla sua carica. Nei mesi scorsi, lui assieme al sindaco Giuliano Pazzaglini (Lega) sono finiti al centro di un’indagine sulle donazioni raccolte per le casette dopo il sisma. Anche noi de Le Iene ci siamo occupati di questa vicenda in più servizi di Roberta Rei anche sentendo i diretti interessati, come potete vedere nel video qui sopra.
Secondo le carte della Procura il commissariamento è scattato dopo “un palese conflitto di interessi in capo al presidente e una impossibile valutazione della consistenza associativa del comitato stesso”, negli atti si sottolinea anche una “mancanza di evidenza di cassa che avrebbe dovuto essere presente”.
Una situazione che lo stesso direttivo nazionale della Croce Rossa definisce grave e per cui è scattato il commissariamento. Sotto la lente sono finite le donazioni raccolte dopo il terremoto. Che fine hanno fatto quei soldi? A Visso sono arrivati i motociclisti da tutta Italia per raccogliere fondi: ben 11mila euro consegnati direttamente al sindaco Giuliano Pazzaglini.
Qualche settimana fa però è uscita la notizia che proprio lui, oggi deputato della Lega, è stato indagato perché sarebbero scomparsi i soldi di quelle donazioni dirottati per l’acquisto di casette in legno, dietro cui c’è un giro di compravendite che merita attenzione.
Dapprima le casette vengono comprate dalla Sibly Project Srl (controllata fifty-fifty dal sindaco e da Giovanni Casoni, il presidente della Croce Rossa). Poi passano alla Sibil iniziative di cui quest’ultimo è titolare al 100%. E successivamente vengono vendute alla Pro Loco di Visso.
Nel frattempo continuano ad arrivare donazioni per i commercianti. Tutte dirottate sul conto della Pro Loco per un totale di quasi 120mila euro. Sindaco e Pro Loco organizzano eventi ogni giorno e a occuparsi della loro organizzazione è la Sibil iniziative. E poi ci sono i pacchi solidali venduti in tutta Italia i cui soldi sono finiti alla società di Casoni.
La Procura ha avviato un’indagine per l’assenza della documentazione delle varie spese. Il sindaco Pazzaglini è finito indagato per peculato mentre l’ex presidente della Croce Rossa dovrà rispondere per reati contro il patrimonio.