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Curava i tumori con gli ultrasuoni: chiesta perizia per ipotesi omicidio | VIDEO

Il giudice per l’udienza preliminare di Lanusei, Nicola Clivio, fa appello a un esperto per stabilire le accuse contro Alba Puddu, la chirurga che “curava” i tumori con gli ultrasuoni. Il medico rischia anche il rinvio a giudizio in Corte di assise. Tutto è partito dopo il servizio di Silvio Schembri

Nicola Clivio, gup di Lanusei, ha chiesto una perizia per capire se tre decessi sono da attribuire all’attività della dottoressa Alba Puddu che “curava” i tumori con gli ultrasuoni, finita sotto inchiesta dopo il servizio di Silvio Schembri, che trovate qui sopra. La decisione è avvenuta dopo che il gup ha ascoltato i pareri del pm Gualtiero Battisti, i due difensori del medico e gli avvocati Michele Zuddas e Nicola Andrea Oggiano. La chirurga estetica è indagata per omicidio doloso, omicidio volontario, circonvenzione di incapace, truffa aggravata e lesioni colpose aggravate.

Oltre a non aver prodotto alcun effetto positivo sui malati con la sua terapia a ultrasuoni, in alcune circostanze ne avrebbe addirittura provocato la morte. Un paziente, in particolare, aveva un tumore al fegato e all’intestino. Alba Puddu l'avrebbe illuso sostenendo di poterlo curare con gli ultrasuoni e suggerendogli di interrompere la chemioterapia. Le condizioni del paziente erano pian piano peggiorate fino ad arrivare al decesso, avvenuto proprio nello studio della dottoressa

La consulenza medico-legale, richiesta dal pm, ha però escluso il nesso di causalità tra la condotta della dottoressa Puddu e i due decessi, accertando comunque che i cicli di "cure" praticati ai pazienti erano del tutto inutili. Ora però spetta agli esperti del gup e ai periti dare un esito. “In Sardegna è diventata famosa perché affermava di poter curare qualunque patologia”, ci aveva detto Angelica, mamma di un ragazzo affetto dalla sindrome di Tourette. Alba Puddu, per curare suo figlio, le aveva spacciato come cura alcuni rimedi utilizzati di solito per ringiovanire la pelle. 

E Angelica non era stata l’unica a contattarci. Così la Iena si era fatta visitare dalla dottoressa, che gli aveva diagnosticato un tumore al pancreas, in realtà inesistente, suggerendogli la sua cura con gli ultrasuoni. Aveva anche suggerito a Silvio Schembri di diffidare della chemioterapia: “Io sono contraria alla chemio perché se lei si risolve il problema del linfoma, poi le viene un altro tumore” gli aveva detto.

I carabinieri del Nas avevano fatto irruzione nello studio della Puddu di Tertenia, in provincia di Nuoro, dove avevano sequestrano diversi dispositivi, dagli ecografi alle apparecchiature a ultrasuoni, dopo un'approfondita perquisizione. Pochi giorni dopo Alba Puddu era stata radiata dall'ordine dei medici.

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