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Asfalti Brianza, l'azienda che fa paura non presenta i documenti sull'ambiente | VIDEO

Nulla di fatto al tavolo tecnico per il rinnovo dei permessi della Asfalti Brianza, l’azienda che produce bitume a Concorezzo alle porte di Milano. Con Alessandro De Giuseppe abbiamo raccontato i timori dei residenti che accusano asma e malori abitando a pochi metri dallo stabilimento

Asfalti Brianza non presenta i documenti per riprendere le attività sospese dallo scorso settembre. Con Alessandro De Giuseppe ci siamo occupati dello stabilimento che produce asfalti tra Brugherio Concorezzo e Monza alle porte di Milano, come potete vedere nel servizio qui sopra.

Nei giorni scorsi l’azienda assieme a tutti i soggetti coinvolti si sarebbe dovuta presentare in Provincia per il rinnovo dell’Autorizzazione Unica Ambientale. Grande assente al tavolo tecnico è stata la stessa Asfalti Brianza che ha presentato documenti incompleti e insufficienti. Per questo la discussione per il rinnovo dei permessi è stata rimandata di una decina di giorni.

Il nulla di fatto non fa piacere ai comitati di cittadini che si sono mobilitati nel corso degli anni. Gli stessi che abitano vicino allo stabilimento e da anni accusano mal di gola, bruciori agli occhi e asma. I residenti hanno chiesto al comune di Concorezzo gli esami sui fumi e un anno fa hanno ottenuto le verifiche sui gas emessi. “L’azienda in una sua relazione ha scritto che nel raggio di 500 metri sono sostanze cancerogene”, sostiene un testimone. Nelle conclusioni di questi test si precisa anche che “la concentrazione media di odore misurata al camino è decine di volte superiore a quella consentita dalla legge e che l’aria deve essere diluita 756 volte per risultare non nociva”. Hanno fatto seguito incontri tra comitati, comune e azienda finché la scorsa estate è stato installato un nuovo bruciatore. Ma la situazione non sembra migliorare.

Alessandro De Giuseppe per fare chiarezza in questa vicenda insieme ai cittadini ha voluto misurare la qualità dell’aria attorno all’azienda. “È emerso che ci sono dei picchi che risultano cancerogeni”, spiega Alberto Ruprecht, consulente dell’Istituto tumori di Milano. A questo punto non resta che rendere consapevole anche il sindaco di questa situazione. Così la Iena ha portato il primo cittadino a respirare i fumi all’esterno dell’azienda nel cuore della notte in uno dei momenti di massima produzione.

Dopo l’ultimo tavolo tecnico Mauro Capitanio parla di “due passi indietro” da parte di Asfalti Brianza. “La partita è stata gestita in maniera molto superficiale e non si capisce dove sia il confine fra la non percezione della gravità della situazione e l’incompetenza dell’azienda”, dice il sindaco.

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