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Avorio, in Botswana licenze all'asta per uccidere 70 elefanti | VIDEO

PELAZZA: I bracconieri dei rinoceronti

Con Luigi Pelazza siamo stati in Africa del Sud per raccontare come il bracconaggio e la caccia spietata all’avorio rischiano di far scomparire dal nostro pianeta animali come elefanti e rinoceronti

Il Botswana mette all’asta sette licenze per uccidere 70 elefanti. Questo paese nel sud dell’Africa assieme a Zimbabwe e Namibia ospita il 60% dei pachidermi del mondo. Qui la loro caccia è spietata per ricavare e vendere l’avorio dalle loro zanna, come ci ha raccontato per i rinoceronti Luigi Pelazza nel servizio qui sopra.

Ora il presidente del Botswana ha messo all’asta sette “pacchetti” di caccia per uccidere fino a 70 animali. Verranno assegnati ai primi sette cacciatori che depositeranno 18mila dollari per partecipare all’asta che darà loro diritto ad ammazzare 10 elefanti a testa. Ma il timore è che il numero di animali cacciabili possa aumentare fino a 200. In Botswana la caccia ai pachidermi è vietata dal 2014, ma dallo scorso anno e’ stata parzialmente riaperta.

Con Luigi Pelazza siamo stati in Namibia raccontarvi il lavoro che tutti i giorni fanno le squadre di ranger nel fronteggiare proprio i bracconieri, quelli che vanno a caccia di rinoceronti ed elefanti. Questi animali da 3 tonnellate sono preda dei bracconieri per il loro corno, fatto di cheratina, considerata nella medicina cinese un materiale con proprietà miracolose. I rinoceronti vengono addormentati con pesanti sonniferi e depredati del loro corno, che viene venduto sul mercato nero e può valere fino a 2 milioni di euro. 

Le corna vengono tagliate dai bracconieri con una motosega mentre gli animali dormono. Al loro risveglio si ritrovano incapaci di stare sulle proprie zampe. E molte volte muoiono dissanguati.

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