Conte: “Il coronavirus non è scomparso. Non mettere la mascherina è grave leggerezza”

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte interviene facendo il punto dei provvedimenti presi dal Governo per rilanciare il Paese dopo l'emergenza del coronavirus
"Facciamo attenzione, le uniche misure per evitare la diffusione del virus sono le mascherine di protezione. Abbandonarle perché si ritiene che il virus sia scomparso è una grave leggerezza". Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte in apertura della conferenza stampa del 3 giugno, data di inizio di una nuova fase dopo l'emergenza del coronavirus, in cui è possibile spostarsi tra le regioni italiane senza autocertificazione.
“I dati della curva dimostrano che il sistema di controllo sta funzionando. Possiamo proseguire sulla base di riaperture progressive", ha detto il premier "A distanza di un mese dal 4 maggio da quando abbiamo riaperto l’intera filiera della manifattura e i cantieri. I dati sono incoraggianti, gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche. Il trend dei nuovi casi è in costante diminuzione dalla Lombardia alla Sicilia. Ci conforta che la strategia adottata è stata ed è quella giusta. Ci dà fiducia”.
“Colgo un rinnovato entusiasmo. Ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di duri sacrifici. Se siamo tra i primi Paesi europei che possono ammirare le riaperture è perché abbiamo accettato di compiere dei sacrifici, di modificare le nostre abitudini di vita", ha aggiunto Conte. "Anche i turisti europei possono viaggiare verso l’Italia senza sottoporsi alla quarantena. Adesso più che mai dobbiamo rilanciare il brand Italia nel mondo. La bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena".
"Oggi dobbiamo fare i conti con la crisi economica, in pochi giorni abbiamo stanziato 80 miliardi di euro, pari a tre manovre economiche", ha proseguito Conte. "Ci rendiamo conto dei ritardi, ho chiesto scusa per questo. Le misure sono solo l’inizio di un percorso di rilancio, dobbiamo intervenire per alcune filiere della manifattura, dello spettacolo. Ci sono sofferenze nel commercio, nell’artigianato dove dobbiamo intervenire con misure più efficaci. Questa crisi è un'occasione per disegnare il Paese che vogliamo".
"La somma messa a disposizione dall'Europa non sarà un tesoretto messo a disposizione del governo in carica, ma dell'intero Paese", ha detto Conte. "Intendo convocare a Palazzo Chigi tutti gli attori del sistema Italia".