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Coronavirus, non solo Briatore: ecco qual è la situazione in Sardegna | I DATI

Il focolaio al noto locale Billionaire, di cui tanto si è parlato in queste ore, ha acceso i riflettori sulla situazione della pandemia di coronavirus in Sardegna. I dati però, pur se in peggioramento, non sembrano drammatici: oggi i nuovi casi registrati sull’isola sono stati 34, nessun paziente è ricoverato in terapia intensiva

Flavio Briatore ricoverato al San Raffaele di Milano, il Billionaire chiuso dopo il contagio di 63 dipendenti, storie di gestione forse discutibile della pandemia: la Sardegna in questi giorni è finita sotto i riflettori nazionali. Ma qual è davvero la situazione dei contagi da coronavirus sull’isola?

Lunedì 3, all’inizio della prima settimana di agosto, i nuovi casi in Sardegna erano stati 2, con numeri estremamente bassi da settimane. Oggi 25 agosto sono stati 34, un dato piuttosto basso rispetto a quelli dei giorni precedenti che hanno mostrato una crescita significativa (ieri erano 91, l'altro ieri 81). I casi totali dall’inizio della pandemia sono stati 1.859, lo 0,11% della popolazione dell’isola. Numeri allarmanti? A leggerli così, non proprio: la Sardegna è infatti la sedicesima regione italiana per contagi totali in rapporto alla popolazione. Sono invece 19 i pazienti ricoverati in ospedale, uno in più rispetto a ieri, e nessuno in terapia intensiva.

E anche un altro dato mostra una situazione meno grave di quanto si potrebbe immaginare: la percentuale di tamponi positivi è dell'1,4%, contro una media nazionale del 3,2% da inizio pandemia. La situazione però sta peggiorando, come del resto in tutto il Paese: come detto nei giorni scorsi i numeri sono stati alti, in rapporto alla popolazione tra i più alti di tutta Italia, anche a causa della stagione turistica.

Altra questione è poi il numero di persone che sono risultate contagiate al rientro dalle vacanze in Sardegna, con la Regione Lazio in particolare che ha ‘denunciato’ l’arrivo di molte persone positive dall’isola. In quel caso però i numeri sono di difficile lettura, sia perché non è possibile scorporare con esattezza dal dato totale chi si è contagiato fuori regione sia perché è un numero estremamente fluttuante di giorno in giorno e legato agli arrivi e alle partenze.

A ogni modo è probabile che l'alta stagione turistica abbia contribuito a causare un’impennata di contagi in alcune zone dell’isola, tanto che l’Unità di crisi del nord Sardegna ha disposto controlli a tappeto nelle maggiori discoteche e locali della movida della Costa Smeralda per individuare e isolare eventuali contagi. Per l’infettivologo Vella, comunque, “presto la situazione tornerà sotto controllo” anche grazie alla condizione di naturale isolamento della regione: la fine della stagione turistica e un migliore controllo al momento dell’ingresso sull’isola potrebbe riportare la Sardegna a dati di contagi più confortanti.

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