Coronavirus, lo strano caso delle mascherine - pannolino in Lombardia | VIDEO
Per far fronte alla carenza di mascherine la Lombardia ne ha commissionate 18 milioni a una fabbrica di Rho e ne ha distribuite 10 milioni negli ospedali e nelle rsa. Ma c’è chi dice che non vadano bene: Alice Martinelli ci racconta le critiche a queste mascherine-pannolino e la posizione della Regione
“Io inizio a parlare ed esce fuori il naso: quindi non vanno bene”. Questa è solo una delle molte critiche che sono state rivolte a una fornitura di mascherine arrivata negli ospedali e nelle rsa, le residenze sanitarie assistite, della Lombardia dopo un stock ordinato dalla regione per far fronte alla cronica carenza di dispostivi di protezione.
Cosa è successo? La nostra Alice Martinelli cerca di far ordine in questa storia. Come tutti sappiamo le mascherine sono diventate introvabili, la regione Lombardia decide così di muoversi e ne commissiona a una azienda di Rho 18 milioni, di cui 10 già distribuiti tra ospedali e rsa. Ma c’è un problema: queste mascherine, che assomigliano a pannolini, sembra che non le voglia nessuno!
Per scoprire il motivo la Iena decide di provarla in prima persona: la mascherina continua a scivolare sotto il naso e anche con un accorgimento fai-da-te fanno un caldo insopportabile! Tanto che la Regione stessa ha proposto una modifica. Com’è possibile?
“Essendo inutilizzabili abbiamo dovuto cestinarle“, ci dice Andrea, infermiere in una rsa e membro del sindacato Adl Cobas. “Per esempio non ha le morsette per stringerla intorno al naso e dovremmo toccarla continuamente con guanti potenzialmente infetti”. Ora però dicono che ce ne sia un secondo modello, più stabile e con le orecchie scoperte: “Me lo stai dicendo tu, noi non abbiamo più visto nulla”. E c’è un altro problema: “Non sappiamo che tipo di protezione dà”.
Problemi che ci denuncia anche Davide, soccorritore del 118 dello stesso sindacato: “Noi dovremmo tenerla su 8, 10 o 12 ore: è troppo opprimente, è come avere un pannolino. La maggior parte degli ospedali comincia addirittura a rifiutarle”.
A questo punto andiamo a parlare con l’assessore che più di tutti si è speso per queste mascherine: Raffaele Cattaneo. “Questa è una mascherina chirurgica”, ci spiega. “Quello che dovrebbe interessare chi indossa una mascherina è che sia veramente protettiva. L’alternativa sarebbe stata non avere sufficienti dispositivi di protezione per chi lavora. Ne sono state distribuite circa 10 milioni”. Ma ci sono tanti che non le indossano: “Cosa dovevamo fare? Credo ci siano anche tantissimi medici che queste mascherine le indossano e non ritengono di proseguire con una polemica eccessiva. Non è il prodotto più bello ma è quello che permette di proteggersi”.