Coronavirus, gli Usa indagano sull'ipotesi che arrivi dal laboratorio di Wuhan
L’intelligence Usa, secondo la Cnn, starebbe indagando sull'ipotesi che il coronavirus sarebbe nato da un laboratorio di Wuhan, ma per gli scienziati il virus è naturale
Tra le ipotesi al vaglio dell’Intelligence Usa e della sicurezza nazionale americana sull’origine del coronavirus c’è anche quella che sia stato creato in un laboratorio di biosicurezza a Wuhan, come riporta la Cnn.
L’ipotesi però è già stata confutata dagli scienziati di un gruppo internazionale di ricerca guidato da un istituto californiano, Scripps Research Institute. “Confrontando i dati disponibili sulla sequenza del genoma per i ceppi di coronavirus noti, possiamo determinare con certezza che la SARS-CoV-2 ha avuto origine attraverso processi naturali”, dice Kristian Andersen, biologo evoluzionista. Sembra infatti che l’intervento dell’ingegneria genetica lasci delle tracce che nel caso della SARS-CoV-2 non sono state riscontrate.
Secondo la Cnn “l’ipotesi della creazione in laboratorio sarebbe stata spinta dai sostenitori di Trump che vorrebbero deviare le critiche sulla presunta cattiva gestione della pandemia”.
E la rivista scientifica Lancet vengono riportati degli studi che confutano l'origine della pandemia, che potrebbe non essere il mercato ittico di Wuhan, come invece si era ipotizzato inizialmente. Le nuove ricerche epidemiologiche, infatti, non avrebbero riscontrato alcun collegamento tra i primi malati di coronavirus e il mercato del pesce. Inoltre, 13 di 41 casi non avrebbero alcun collegamento con quel mercato.
L’infettivologo Daniel Lucey, dell'Università di Georgetown di Washington, riflettendo sui tempi di incubazione, posizionerebbe i primi casi di coronavirus prima di dicembre, mentre i contagi al mercato ittico di Wuhan sarebbero avvenuti successivamente.
Secondo Kristian Andersen, quello descritto da Lucey è solo uno dei tre scenari possibili coerenti con i dati attualmente in possesso dei ricercatori. Negli altri due l’origine del virus sarebbe legata o a un gruppo di animali infetti, o a un singolo animale presente nel mercato.
La conclusione, per ora, di questa complicata ricerca dell’origine del coronavirus la troviamo nelle parole di Bin Cao, uno degli autori dell’articolo di Lancet, scritte in risposta a Lucey: “sembra chiaro che il mercato del pesce non sia l'unica origine del virus e a essere sinceri, non sappiamo ancora da dove provenga”.