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Coronavirus, quali sono le zone d'Italia dove il contagio oggi cresce di più?

La Lombardia, che ha appena imposto l’uso della mascherina o comunque di una protezione del volto per chi esce di casa, è la regione con più casi di coronavirus e le province di Milano, Bergamo e Brescia sono le più colpite. Ma non è qui che oggi crescono di più in percentuale i contagi: ecco quali sono le zone dove il Covid-19 si diffonde più velocemente

La pandemia di coronavirus continua a colpire il nostro paese: sono 4.805 i nuovi casi positivi al COVID-19, per un totale di 124.632 malati secondo dati appena comunicati dalla Protezione civile. I morti sono 15.362 in totale e i guariti 20.996. Rispetto a ieri l’aumento dei nuovi contagi è del 4%, perfettamente in linea con i dati degli ultimi giorni, con una notizia positiva: i ricoverati in terapia intensiva sono diminuiti di 74 unità. 

Le zone più colpite restano in Lombardia, con 49.118 casi: circa il 40% del totale. Quella di Milano è la provincia con più contagiati, seguita da Bergamo e Brescia. Anche per questo la regione ha deciso che da domani, domenica 5 aprile, chi può circolare fuori da casa sarà obbligato a indossare la mascherina o comunque una protezione del volto nel tentativo di ridurre ulteriormente la diffusione del coronavirus.

La situazione tende al miglioramento anche se la curva dei contagi continua a non scendere. Ma c’è un’altra considerazione che si può fare guardando ai dati della Protezione civile, e cioè analizzare quali sono le zone d’Italia in cui il contagio adesso corre più velocemente. Non sono le stesse più colpite dall’inizio dell’epidemia di coronavirus.

Oggi la provincia in cui i casi sono cresciuti di più in percentuale è quella di Isernia in Molise, con un impressionante aumento del 166,7%. Resta tuttavia contenuto il numero assoluto dei casi, che a oggi sono 40. Al secondo posto c’è Ferrara in Emilia Romagna, dove la crescita è stata del 28,8% e porta i casi totali a 474. Dopo troviamo Trapani in Sicilia che ha registrato un +16% con 94 pazienti positivi. E poi ancora Caltanissetta e Genova, dove l’aumento è stato rispettivamente del 12% e del 10,8% con 93 e 1.312 malati di coronavirus.

Ieri invece la situazione era piuttosto differente: il 3 aprile la provincia con il più alto aumento percentuale di casi era sempre Isernia, che però registrava “solo” una crescita del +36,4%. Al secondo posto c’era La Spezia, che aveva segnato un +29,2%. Al terzo posto la provincia de L’Aquila, con un +18,6%, subito seguita da Rovigo con un +18,4%. È evidente quindi che questi numeri tendono a oscillare in modo importante da un giorno all’altro.

Ovviamente i numeri assoluti raccontano un’altra storia: Milano è la provincia più colpita con 10.819 malati di coronavirus, con un aumento di 428 casi. Bergamo invece ne registra in totale 9.588, in crescita di 273 unità. Poi c’è Brescia, dove i malati sono 9.180 in aumento di 166 casi. Queste tre restano, da parecchio tempo, le zone in assoluto più colpite dal coronavirus in Italia.

Insomma il contagio in questo momento si sta muovendo in modo diverso rispetto a solo dieci giorni fa, quando erano le province del Nord quelle che registravano gli aumenti percentuali più alti. E da questo si vede quanto sia importante continuare a rispettare le misure di contenimento che sono state estese fino al 13 aprile, ma che potrebbero continuare più a lungo.

Intanto quello che possiamo fare è sostenere chi ogni giorno lotta in prima linea per cercare di contenere l’emergenza: noi de Le Iene sosteniamo la raccolta fondi promossa da Cesvi in favore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, che come abbiamo visto è una delle zone più colpite dal coronavirus. 

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