Halloween in Svezia, dove festeggiare si può: “Qui è lasciato alla libertà di ognuno” | VIDEO
In Italia e in particolare in Lombardia e a Milano rischia di esserci un nuovo lockdown. Intanto in Svezia non ci sono divieti, qui il Covid non conosce restrizioni: bar e ristoranti sono aperti e per strada si passeggia senza mascherina. Walfredo, un imprenditore italiano, ci racconta il suo weekend a Stoccoloma, dove ha partecipato anche a una festa di Halloween
“In Svezia non c’è la paura che si respira in Italia. Ogni scelta è lasciata alla libertà di ognuno”. In poche ore è passato dalla piena libertà di Stoccolma dove il Covid non sembra neanche esserci al rischio di un nuovo lockdown in Italia in particolare a Milano e in Lombardia. Lui è Walfredo che a Iene.it racconta il suo weekend di lavoro nel Nord Europa, dove è riuscito a concedersi anche una festa per Halloween, come potete vedere nel video qui sopra.
“Tutti possono circolare per strada senza mascherine, bar e ristoranti sono aperti fino a esaurimento dei posti”, spiega durante il suo viaggio di ritorno. Ha soggiornato in un finesettimana particolare, quello di Halloween, in cui non è mancato neppure il divertimento. “Sono stato invitato a casa di amici per una cena, eravamo una decina. E poi dopo siamo andati a una festa con molti altri invitati, musica e balli”, racconta Walfredo. Insomma, situazioni che in Italia sono solo vecchi ricordi. Basti pensare che le discoteche sono chiuse da febbraio e le feste sono vietate (nonostante le trasgressioni di alcuni, da Milano a Napoli, come vi abbiamo mostrato in questo video).
In Svezia invece è tutto consentito. “Quando parli con uno svedese l’argomento è visto con leggerezza anche da chi ha avuto il Covid. Forse perché qui è stata incasellata come cosa che può succedere, ma non è grave”, racconta. Anche in Svezia c’è chi è sceso in piazza per manifestare contro la minaccia del lockdown (qui l’articolo).
“Nel gruppo in cui ero di 10 persone, in 4 hanno avuto il coronavirus. Ma ne parlano tranquillamente”, spiega Walfredo. I numeri infatti raccontano un paese colpito duramente dal virus: un paio di mesi fa, a fronte del trionfalismo del “modello svedese” decantato dalla stampa italiana, vi avevamo mostrato i numeri davvero poco confortanti della Svezia (qui l’articolo).
Le cose, purtroppo, non sono cambiate molto: la Svezia è arrivata a contare 124.355 contagi e 5.938 morti e la percentuale di letalità è del 4.08%. Con questi numeri si classifica come peggiore paese in Europa dopo l’Italia.
E allora perché in Svezia non ci sono divieti né limitazioni? “In Italia sembriamo abituati a un nuovo stile di vita, mentre in Svezia la scelta finale è lasciata alla libertà di tutti” spiega Walfredo, che tra poche ore tornerà ad adeguarsi ai divieti italiani e proseguirà il suo lavoro a Milano. “Non chiamatemi negazionista, piuttosto sono uno spirito libero: il lockdown è un punto eccessivo perché manderebbe sul lastrico le persone. Ma non sono neppure d’accordo nell’ignorare il problema: stare attenti e mettersi la mascherina sono l’abc”.
Ora però si va verso nuove restrizioni con chiusure di negozi e orari stabiliti per muoversi, come ha annunciato stamattina il presidente del consiglio che a breve firmerà un nuovo Dpcm (qui l’articolo). “Per noi imprenditori questa situazione è insostenibile. Non possiamo pensare di non lavorare per altri 4 mesi” dice Walfredo, che opera nelle nuove tecnologie. “La prima cosa che farò appena rientrato in Italia? Il test rapido, tutta questa libertà svedese mi ha messo una certa paura. Per me il Covid non è una cosa trascurabile”.