> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

“A lavoro 4 giorni a settimana”. Un sogno? No, la Nuova Zelanda | VIDEO

La prima ministra neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato un’idea innovativa per rilanciare il turismo nel Paese dopo il coronavirus 

Settimana lavorativa di quattro giorni. Un’utopia? No, un’ipotesi più che realistica per la premier neozelandese Jacinda Ardern. In questa pandemia la Nuova Zelanda ha già fatto parlare di sé in tutto il mondo come modello per combattere il coronavirus. Come vi abbiamo raccontato a Iene.it: aspettando Le Iene nel video che potete vedere qui sopra, già a fine aprile la giovanissima prima ministra annunciava infatti di aver “vinto la battaglia” contro il virus.  Un modello che si è basato su un lockdown ferreo, iniziato il 25 marzo, quando nel paese erano stati registrati 102 casi e nessun morto. La rapidità nell’isolare le persone e i test a tappeto sembrano essere stata la chiave che ha permesso alla Nuova Zelanda di uscire vittoriosa dalla fase di allerta 4, la più dura, e passare dal 28 aprile alla fase di allerta 3, dove si sono allentate le restrizioni, ma sempre senza abbassare la guardia. 

E adesso la Ardern fa di nuovo parlare di sé. “Ho sentito tante persone che suggeriscono che dovremmo arrivare a una settimana lavorativa di quattro giorni", ha detto in un discorso da Rotorua, uno dei centri turistici del paese. Insomma, il Covid potrebbe diventare il punto di partenza per ripensare l’intero sistema lavorativo. 

“Ho detto che c'è molto che abbiamo imparato dal Covid”, ha dichiarato la prima ministra. “La gente che lavora da casa e la produttività possono cambiare dopo quello che è accaduto. Incoraggio davvero i datori di lavoro che sono nella condizione di farlo a valutarlo, a pensare se è qualcosa che funziona per la loro azienda perché aiuterebbe il turismo in tutto il Paese". Con i confini rimasti chiusi, infatti, il turismo neozelandese ha subito una forte battuta d’arresto, con tagli agli stipendi dei lavoratori nel settore. L’idea della Ardern potrebbe dare una spinta in più alla ripartenza del paese. La prima ministra ha infatti dichiarato che molti neozelandesi avrebbero viaggiato di più nel loro paese se avessero avuto maggiore flessibilità sul lavoro. 

La prima ministra ha portato il Partito Laburista della Nuova Zelanda a un incredibile salto di popolarità, con il 56,5% dei consensi. Mentre la Ardern in persona è diventata il primo ministro più popolare del secolo, arrivando al 59,5% dei consensi.  

Ultime News

Vedi tutte