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Messina, il sindaco regala uova di Pasqua e crea assembramenti | VIDEO

Il sindaco di Messina Cateno De Luca è andato a regalare uova di Pasqua ai bambini dei quartieri popolari. Peccato che l’iniziativa sia diventata una esplicita violazione delle regole per l'emergenza coronavirus

Assembramenti di uomini, donne e bambini senza mascherine. Sono gli effetti dell’ultima iniziativa del sindaco di Messina Cateno De Luca. Sulla sua pagina Facebook il primo cittadino descrive il suo progetto: “Oltre diecimila uova di Pasqua per tutti i bambini! Ieri sera abbiamo caricato i furgoni ed oggi abbiamo continuato a distribuire uova pasquali nei quartieri popolari della città. Voi che vivete nelle baracche sotto l’amianto e dovete stare in casa siete veramente dei supereroi”.

Peccato che la distribuzione delle uova, come si vede bene nel video qui sopra, non abbia tenuto conto delle basilari regole governative imposte per combattere il diffondersi del coronavirus. Insomma, iniziativa lodevole ma da quello che ha bloccato lo stretto di Messina ci si aspetterebbe più attenzione.

De Luca infatti aveva emesso un’ordinanza secondo la quale chiunque volesse entrare in Sicilia attraverso lo stretto era obbligato a registrarsi almeno 48 ore prima e poi attendere il nulla osta del comune per lo spostamento. La ministra dell’interno Lamorgese ha proposto di annullare l’ordinanza e il Consiglio di Stato si è subito espresso favorevolmente all’annullamento. De Luca non l’ha presa bene: “È vomitevole che che un ministro della Repubblica, in questo momento di emergenza, si occupi di una procedura straordinaria per annullare una ordinanza di un sindaco che è restrittiva e rispetta i principi di questo momento che stiamo vivendo di emergenza Coronavirus”.

Il sindaco di Messina continua a far parlare di sé. Sabato scorso alcune decine di persone hanno accompagnato la salma di Rosario Sparacio, fratello di Luigi, storico boss di mafia poi diventato collaboratore di giustizia. Questo, che alcuni hanno definito un corteo funebre, si è tenuto in un momento in cui sono vietati gli assembramenti. 

Su Facebook il sindaco - che comunque, ha tenuto a precisare, non ha partecipato né assistito all'accadimento - ha commentato l’accaduto: “Solo falsità da parte di becera politica. Vergogna, per attaccarmi fate sciacallaggio anche sui decessi. Non si è trattato né di un corteo funebre né di una celebrazione religiosa, che sono peraltro vietati. Quanto in modo becero è definito ‘corteo funebre con oltre cento persone’ non è altro che un mero trasporto della salma per poche centinaia di metri, al quale si sono uniti, in modo estemporaneo, alcuni familiari del defunto, in numero non superiore alla trentina”.

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